Nel teatrino più piccolo del mondo, la storia grottesca di Ubu Brat

VALVASONE – Per il prossimo appuntamento della rassegna FILA A TEATRO, Molino Rosenkranz ha scelto il calibro della Compagnia Brat-Pantakin è un luogo davvero speciale come il Castello di Valvasone e il suo teatrino del 1791, un gioiellino architettonico al quale si attribuisce non solo il primato di teatrino più piccolo del mondo, ma anche l’unicità di teatro privato del XVIII secolo ancora esistente.

Questo lo scenario dove venerdì 18 gennaio, alle 21.00, sarà rappresentata “UBU BRAT. BUFFA STORIA DI UN BURBERO BRICCONE”. Liberamente ispirata a Ubu Roi di Alfred Jarry, è una satira grottesca che a fine Ottocento ebbe in Francia un successo strepitoso.

La storia tragica e farsesca dell’ascesa e caduta di Padre Ubu è carica di allegorie e riferimenti all’epoca, ma in qualche modo, grazie alle molte versioni e riscritture dello stesso Jarry, è diventata un testo classico del teatro, universale nella sua fotografia dell’avidità umana e straordinario nell’uso del linguaggio e dei meccanismi teatrali, che ne fanno un precursore del surrealismo e del teatro dell’assurdo.

Il nome di Jarry, provinciale intelligente e curioso, che visse la sua breve esistenza nella stimolante Parigi fin-de-siècle, è legato praticamente solo a questo testo, che in qualche modo divenne per lui una ossessione, visto che alla fine della sua vita si firmava Ubu e come Ubu parlava.

Quello di Ubu è un mondo folle e surreale in cui tutto diventa possibile: un forchettone si trasforma in un’arma, un passaverdure in una corona, del pentolame raffazzonato in armature da guerra, ma è anche un mondo crudele, fatto di soprusi e prevaricazioni, in cui vince il più forte e persino un farabutto troglodita può riuscire a diventare re.

I coniugi Ubu, infatti, ascendono al potere sfruttando complotti e assassini e, spinti da un’ottusa e vorace avidità, dovranno affrontare guerre, rivolte e pericoli di ogni genere fino a ritrovarsi spodestati e braccati dai numerosi nemici che si sono fatti.
Sul palco Claudio Colombo e Agata Garbuio; regia di Michele Modesto Casarin; drammaturgia BRAT; costumi di Marianna Fernetich; Maschere originali Brat.

I posti nel teatrino del Castello sono limitati, quindi si consiglia vivamente la prenotazione!
Ingresso intero: € 10,00; Ingresso ridotto: € 8,00 (residenti, studenti, over 65)
Prenotazioni 0434 574459 dalle 9.00 alle 13.00 – 348 9033339 [email protected]

La rassegna FILA A TEATRO è organizzata dall’Associazione Culturale e Compagnia teatrale Molino Rosenkranz di Castions di Zoppola in collaborazione con i Comuni di Maniago , Valvasone Arzene e Zoppola, con il Teatro Ragazzi G. Calendoli Onlus e con il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e della Fondazione Friuli.

Maggiori info su tutto il programma www.molinorosenkranz.it




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