PORDENONE – Seicentomila euro per il recupero di beni storico-artistici e luoghi di aggregazione: è il Bando Restauro 2019, promosso dalla Fondazione Friuli con il contributo di Intesa Sanpaolo, che lo scorso anno ha consentito di finanziare 60 progetti, dodici dei quali finalizzati al recupero di centri di aggregazione e i restanti 48 al restauro di statue, affreschi e apparati decorativi, immobili tutelati, ma anche antichi codici, mappe, organi e anche una pellicola cinematografica.
“Il Bando – ha sottolineato il presidente della Fondazione Friuli Carlo Morandini nella conferenza stampa svolta alla Casa dello studente – si affianca agli altri due dedicati a Welfare e Istruzione, e si pone in continuità con il bando del 2018. Il bando ha un effetto moltiplicatore se pensiamo che al nostro budget si sono aggiunti investitori che
hanno contribuito per 5,5 volte la somma. Con il bando 2019 vogliamo dare continuità a questa esperienza”.
I dati relativi ai 60 progetti finanziati nel 2018 parlano di contributi totali per 578.400 euro, per un costo totale dei progetti di cinque milioni 345mila 633 euro.
“Questa per noi – ha aggiunto il presidente – è una sorta di comunità del restauro, che si mette al servizio del patrimonio sacro del nostro territorio. Un termine da intendere in senso ampio: abbiamo cercato di declinarlo in tutti i modi possibili, purché l’effetto sia una generazione di valore”.
L’elenco degli interventi effettuati parte dal campanile di San Giorgio, in città, e prosegue con quelli nei borghi storici come Polcenigo e Poffabbro.
“Dietro a tutti questi progetti avviati nel 2018 – ha spiegato la soprintendente regionale Simonetta Bonomi – c’è stato il grande lavoro dei restauratori, perché il restauro deve essere fatto da persone competenti. Questo lavoro capillare di sostegno è un lavoro che noi difficilmente riusciamo a fare, e la Fondazione Friuli, assieme a Intesa Sanpaolo, ha svolto un compito di importanza straordinaria. Se, infatti, non ci fossero le fondazioni bancarie, sarebbe difficile attendersi questa attività dai privati”.
Per l’assessore regionale alla Cultura Tiziana Gibelli “le richieste di contributo aumentano, ma i soldi sono sempre gli stessi. Questa è una Regione che ha un potenziale altissimo, con un patrimonio culturale che non ha nulla da invidiare a Regioni più grandi, anche se non sempre siamo bravi a raccontarlo”.
Il bando, aperto ieri, 19 marzo, si concluderà il 17 aprile.