PORDENONE- All’ennesima sfida imposta dalla pandemia il Teatro Verdi di Pordenone reagisce ancora con creatività. Nonostante la chiusura imposta ai teatri, il Verdi non ferma la sua programmazione, a partire dall’appuntamento di lunedì 2 novembre: in occasione dell’annuale omaggio a Pier Paolo Pasolini viene nuovamente proposta dal Verdi la formula – già collaudata a maggio con il concerto del M° Maurizio Baglini – della performance a platea vuota con trasmissione web in diretta streaming.
Alle 18.00 sul canale live.comunalegiuseppeverdi.it la lezione-concerto con l’enfant prodige del violino, la giovanissima Clarissa Bevilacqua e il musicologo Roberto Calabretto.
Protagonisti insieme di uno degli appuntamenti con “I concerti delle 18” – la rassegna di musica da camera promossa con il sostegno di Fondazione Friuli, basata sul dialogo in musica tra Maestri e allievi, giovani promesse del concertismo – si ritrovano sul palco a platea vuota per celebrare la passione di Pasolini per Johann Sebastian Bach con l’esecuzione della Suite BWV 1001 per violino solo, in un evento realizzato in collaborazione con il Centro Studi Pasolini di Casarsa.
«Ancora una volta il Verdi vuole dare un concreto segnale di presenza al suo pubblico e di vicinanza agli artisti, soprattutto a quelli più giovani», spiega il Presidente Giovanni Lessio. «Ci hanno chiusi ma non ci fermiamo. Non siamo solo spettacoli ma svolgiamo un ruolo sociale insostituibile.
In questo modo – rimarca Lessio – la nostra proposta, che è anche altamente didattica e rivolta ai più giovani, raggiunge un pubblico ben più grande di quello che il Teatro in questo momento poteva ospitare e continua a garantire ingaggi agli artisti, soprattutto quelli più giovani, così come lavoro alle maestranze del teatro».
Il Verdi non poteva mancare all’omaggio che ogni anno riserva in questo periodo a Pasolini, e quest’anno lo fa raccontando l’incontro di Pasolini con la musica di Bach, che risale agli anni della primavera casarsese del poeta e alla sua amicizia con Pina Kalc, Dina di “Atti impuri”, profuga a Casarsa in seguito all’occupazione tedesca della Slovenia. È Pina, “magra, incolore, coi capelli selvaggi benché radi”, a fargli conoscere le pagine bachiane per violino, in particolar modo la Ciaccona e la Siciliana, a cui Pasolini dedicherà un bellissimo scritto in cui traspaiono le ‘folgorazioni’ che questa musica sortiva nel suo immaginario.
Bach costituirà il punto privilegiato della musica del suo cinema, soprattutto dei suoi primissimi film, commentando le vicende di “Accattone”, a cui Bach conferirà un’aura sacrale nella degradazione della sua vita tra le periferie della capitale, e alcuni momenti del “Vangelo secondo Matteo”.
In questo caso le pagine bachiane sottolineano i momenti profetici della vita di Cristo e fanno pendant con la musica popolare che invece accompagna la predicazione e la chiamata degli apostoli. Si tratta di una scelta destinata a diventare un momento di centrale importanza nella storia del cinema italiano, come ben ribadirà l’autorevole voce di Ennio Morricone.
Diretta streaming, quindi, lunedì 2 novembre alle 18.00 su live.comunalegiuseppeverdi.it per questa lezione-concerto dove il musicologo Roberto Calabretto ci guiderà nell’intensità passionale e culturale di Pasolini per la musica, e per quella di Bach in particolare, insieme alle note del violino di Clarissa Bevilacqua.
Informazioni disponibili sul sito web del Teatro www.comunaleguseppeverdi.it