PORDENONE – Il mondo cambia ma «le aspettative, i desideri e i bisogni delle persone sono rimaste» così Mario Tomadini, presidente dell’associazione Storica Società Operaia di Mutuo Soccorso e Istruzione di Pordenone, durante l’anniversario per il 155mo anniversario di fondazione che si è celebrato questa mattina a Palazzo Gregoris, seppur in maniera ristretta a causa delle misure di sicurezza antipandemia.
Una celebrazione pervasa dalla memoria e dal ringraziamento verso Rosa Saccotelli Pavan, già presidente dell’Operaia, deceduta lo scorso settembre. Ed è nel solco «della sua figura e del suo insegnamento che procederemo mantenendo alcuni punti centrali del nostro agire, sempre in sinergia con le Istituzioni cittadine, come è sempre stato da quell’8 dicembre 1866 quando al Teatro Concordia in Corso Vittorio a Pordenone, Quintino Sella arrivò da Udine proprio presenziare alla costituzione della Società Operaia. Se siamo qui oggi il merito va a coloro che ci hanno preceduto» ha spiegato il presidente Tomadini.
Quintino Sella che all’epoca era commissario del Re per il Friuli annesso al Regno d’Italia. Davanti a lui il primo sindaco di Pordenone Vendramino Candiani aveva prestato giuramento a poche settimana dalla partenza degli austriaci.
A portare un ricordo colmo di affetto e commozione verso Rosa Saccotelli Pavan è stato anche Paolo Musolla che ha ripercorso il lungo e tribolato iter per la modifica dello statuto e l’ottenimento della personalità giuridica. «Un passaggio difficilissimo che Rosetta ha perseguito in questi anni con fiducia e determinazione, perciò a lei va il nostro ringraziamento per tutto ciò che ha fatto per l’Operaia» ha espresso Musolla. A Rosetta «mi legano un affetto sincero, stima e riconoscenza, perché l’esistenza dell’Operaia è ed è stato un contributo anzitutto alla città – ha ricordato Alessandro Ciriani, sindaco di Pordenone – Nonostante la sua fragilità apparente, Rosa ha lavorato per consegnare il testimone al futuro di questo sodalizio. Si è adoperata soprattutto in due ambiti che sono in effetti le colonne portanti della nostra società civile: l’attenzione agli anziani di cui dobbiamo valorizzare le potenzialità per farli uscire dalla semplice istituzionalizzazione, e i giovani di cui dobbiamo occuparci per farli uscire dalla loro solitudine tecnologica».
A ricordare Rosetta e gli ultimi mesi di passaggio, è stato anche Piero Arena vicepresidente dell’Operaia, che ha anche ricordato i progetti imminenti dell’associazione, tra cui l’11 dicembre l’inaugurazione della mostra dedicata ai 75 anni di istituzione dell’Unicef, e domenica 12 dicembre alle 17 all’Auditorium Concordia la recita aperta al pubblico dello spettacolo di teatro musicale contemporaneo per ragazzi “Racconto di Natale” su partitura di Carlo Galante, produzione teatrale realizzata per le scuole nell’ambito della 14^ edizione di All’Opera Ragazzi. Si potrà accedere gratuitamente con green pass rafforzato