PORDENONE – In questi giorni l’opinione pubblica è stata scossa da due episodi gravi contro la libertà di stampa: la violenza della senatrice no vax romena nei confronti della giornalista Rai Lucia Goracci e la minaccia di stampo mafioso nei confronti della giornalista di Repubblica Floriana Bulfon.
In merito, il Circolo della Stampa di Pordenone esprime una netta condanna, riprendendo i concetti espressi il 10 dicembre scorso nell’ambito della premiazione ufficiale dei vincitori della 12ª edizione del “Premio Simona Cigana”.
È in atto un’escalation preoccupante, in Italia e all’estero, ma anche nel nostro territorio provinciale, che rende difficile esercitare il diritto a un’informazione imparziale. Purtroppo si evidenzia una tendenza pericolosa a netto discapito del diritto alla libertà di stampa, stabilito dall’art. 21 della Costituzione, e della democrazia, entrambi beni da difendere tenacemente e gelosamente giorno per giorno.
Le minacce, gli attentati, le incarcerazioni e gli omicidi sono aspetti di un fenomeno mondiale non nuovo, per i giornalisti. Sono un grave retaggio storico, nel nostro Paese e altrove, soprattutto negli Stati governati da regimi dittatoriali e autoritari.
Negli Stati democratici questo aspetto ci colpisce di più, come dimostra l’attuale reazione di una fascia di opinione pubblica negazionista, fortunatamente minoritaria, che proclama la libertà personale contro il rispetto del bene comune, in primo luogo il patrimonio prezioso della salute.
Meraviglia e inquieta il peggioramento progressivo di un’intolleranza e di un odio che dovrebbero essere in calo, grazie a una maggiore diffusione della cultura e dello spirito democratico. In particolare, fa specie considerare che i due gravi e preoccupanti episodi recenti colpiscano due giornaliste note a Pordenone.
Floriana Bulfon è infatti vincitrice di un primo premio assoluto nella categoria Inchiesta del concorso giornalistico Simona Cigana, Lucia Goracci ha presentato con successo suoi libri a Pordenonelegge.