La pandemia che si fa fatica a superare del tutto e l’inflazione che continua a correre a ritmi esagerati hanno portato molte persone a rivedere le loro scelte di investimento. Con uno scenario così complicato, l’attenzione dei risparmiatori si è nuovamente spostata sui beni rifugio ed in particolare sull’oro. Il 2021 non è stato particolarmente fortunato per il biondo metallo, che ha chiuso con la peggiore performance degli ultimi anni, ma quest’anno le cose sembrano destinate a cambiare.
In realtà sono già cambiate, dato che l’oro ha raggiunto una quotazione di 52,68 euro al grammo, in salita dello 0,7% rispetto al primo gennaio. Secondo gli analisti il prezzo è destinato a salire ancora, visto che l’incertezza sui mercati (causata in particolare dalla crisi in Ucraina) e l’inflazione spingeranno gli investitori verso porti più sicuri, a discapito magari di altri asset più “ballerini” come le criptovalute.
Come investire sull’oro
Per investire in oro è possibile valutare due metodologie: si può puntare sull’oro fisico oppure sull’oro finanziario. Chi sceglie la strada dell’oro fisico ha la possibilità di investire tramite l’acquisto di lingotti, monete e gioielli. Il problema è che l’oro acquistato va poi custodito in modo sicuro: l’acquisto di una cassaforte o l’utilizzo del servizio delle cassette di sicurezza in banca possono rappresentare delle spese elevate, che comunque non annullano del tutto il rischio di furto.
Chi sceglie di investire in oro finanziario ha invece diverse opzioni a sua disposizione. Si può investire sui titoli azionari delle società attive nell’estrazione o nella lavorazione dell’oro, oppure si può investire sui vari ETF incentrati proprio sul metallo prezioso. Una delle scelte più comuni al giorno d’oggi però è quella del trading online sull’oro, che consente di speculare sulle variazioni della quotazione del metallo.
Fare trading online sul bene rifugio per eccellenza
Lo strumento finanziario più usato per fare trading online sull’oro è rappresentato dai CFD. Con i contratti per differenza, che replicano in modo perfetto il prezzo dell’asset sottostante, che in questo caso è l’oro, si può investire sia al rialzo che al ribasso.
Il tutto senza diventare proprietari dell’oro su cui si investe e quindi senza doversi preoccupare della sua custodia. Questo non significa che il trading non presenti dei rischi, anzi.
Anche per questo è importante scegliere con attenzione l’intermediario a cui rivolgersi. Bisogna optare solo per broker regolamentati: in questo modo si ha la certezza di avere a che fare con soggetti affidabili e sottoposti alla vigilanza delle autorità di controllo europee. Una volta selezionato il broker si può procedere con l’apertura dell’account di trading; prima di iniziare ad investire sarebbe opportuno accumulare un po’ di esperienza sfruttando il conto demo.
Oro o criptovalute: su chi puntare in periodi di crisi ed inflazione?
Per fortuna sono tanti i broker che permettono di fare trading sull’oro: Finaria ha selezionato i migliori, che sono eToro, Libertex, XTB, Freedom Finance, Degiro e Naga. Ognuno di essi ha delle peculiarità, quindi il trader deve scegliere quello più adatto alle sue esigenze, confrontando quelli che sono i costi applicati, gli asset su cui è possibile investire, la qualità della piattaforme ed i servizi che il broker mette a disposizione.
La situazione attuale, come detto, ha riportato al centro dell’attenzione i beni rifugio. Tra questi però non figurano più le criptovalute, che solo fino a poco tempo fa erano state indicate come asset in grado di difendere dall’inflazione. Il crollo registrato dal Bitcoin e le altre monete digitali, che sta mettendo in difficoltà il lavoro dei miner, dimostra che le cose non stanno proprio così. I veri beni rifugio guadagnano terreno nei periodi in cui gli investitori fuggono dalla borsa ed è proprio quello che sta accadendo all’amato metallo prezioso.