8.3 C
Pordenone
giovedì , 28 Novembre 2024

Incendi: fuoco e colonne fumo in zona boschiva di Bibione. Non ci sarebbero dispersi

BIBIONE – Un vasto incendio è divampato, attorno alle 14.30 del 15 luglio in una zona boschiva e periferica di Bibione (Venezia), non lontano dal Faro. Le fiamme stanno interessando un’area caratterizzata principalmente da sterpaglia.

Il fumo si è tuttavia alzato altissimo nel cielo ed è visibile non solo dall’intera località balneare veneta – coi villeggianti che seguono le fasi dello spegnimento dalla
spiaggia -, ma anche da Caorle e da Lignano Sabbiadoro (Udine).

Sul posto sono giunti i Vigili del fuoco di Portogruaro, ma stanno accorrendo anche i colleghi di Latisana, Lignano e Mestre.

Non ci sarebbero persone coinvolte, ma i soccorritori hanno interdetto l’area e stanno verificando che non ci siano escursionisti.

“Speriamo di non essere smentiti con il passare delle ore, ma non ci dovrebbero essere dispersi: sono state fatte verifiche molto puntuali dai Vigili del fuoco e dalle forze dell’ordine, intervenuti in massa”: lo ha affermato, il vice sindaco di San Michele al Tagliamento (Venezia), Pierluigi Grosseto, in relazione al rogo che sta interessando la località di Bibione. A preoccupare i soccorritori è stato il rinvenimento, in zone di spiaggia libera e molto periferica, di alcuni ombrelloni abbandonati.

In realtà, c’è la convinzione si tratti di oggetti deliberatamente lasciati sull’arenile per fuggire più velocemente alle fiamme ed evitare di restare intossicati dal fumo. “Vogliamo inviare il nostro grazie più sincero a quanti stanno combattendo il fuoco – ha aggiunto Grosseto – che in questa fase sembra, se non sotto controllo, almeno in fase di regressione. Decisivo sarà l’arrivo dei Canadair: ci hanno riferito che giungono da molto lontano e che arriveranno per le 19”.

Quanto alle cause, il vice sindaco – che è un colonnello dell’Arma in pensione, noto alle cronache nazionali per aver risolto il caso dell’omicidio dei fidanzati di Pordenone – non si sbilancia: “E’ possibile si tratti di autocombustione perché la siccità è notevolissima – sostiene -. Circa i quattro focolai che sono stati contagiati dai primi equipaggi dei Vigili del fuoco, il vento potrebbe averli facilmente innescati. Sarà comunque accertato dai Carabinieri: adesso la priorità è spegnere il fuoco”.

Ultime news

Ultimi articoli