Lignano Sabbiadoro – C’era molta curiosità fra i tifosi neroverdi accorsi al Teghil di Lignano (mille circa con tifo organizzato assente) di vedere continuità dopo la convincente prova espressa a Trieste nella prima giornata di campionato. Compito non facile se si considera che ramarri erano chiamati ad affrontare una delle formazioni che hanno ottenuto i maggiori consensi nelle gare del primo turno. Non solo. Il Pordenone è ancora un cantiere aperto dopo la rivoluzione operata durante la finestra di calciomercato estivo. L’impressione è comunque positva dopo quanto visto nelle prime due uscite ufficiali stagionali sotto la conduzione di Di Carlo, tecnico esperto e navigato per la serie C, a cui spetta il compito di riportare i ramarri in cadetteria nel corso del prossimo biennio. Inoltre il Teghil dove i ramarri sosterranno le gare che il calendario ha assegnato loro in “casa” sino al completamento dei lavori per rendere il Tognon di Fontanafredda idoneo a ospitare gare di serie C, li ha sempre costretti a giocare in difficoltà sul rettangolo della nota località balneare nonostante tutta la disponibilità e la collaborazione della locale amministrazione comunale. Solo un successo avrebbe allontanato da questo impianto ogni superstizione e, ciò che più conta, accresciuto ulteriormente l’autostima della squadra dopo l’esaltate successo sulla Triestina al Rocco. Il verdetto del campo anche ieri sera non ha sorriso al Pordenone che non trova la seconda vittoria in stagione che avrebbe portato senza dubbi quell’entusiasmo ed autostima per questo difficile campionato di serie C. La vittoria, nonostante una costante manovra di gioco e possesso palla e con i neroverdi mai in difficoltà, è sfumata solo in zona “cesarini”. Prima del match omaggiato Sasà Burrai per aver raggiunto il traguardo delle 150 presenze in neroverde rientrato quest’anno dopo la parentesi di Perugia.
LA CRONACA – Serata fresca al Teghil dopo la bomba d’acqua caduta in mattinata su Lignano Sabbiadoro che ha determinato lo spegnimento dei led pubblicitari a bordocampo. Mister Di Carlo si affida al collaudato 4-3-1-2 e manda in campo Festa tra i pali. Andreoni, Ajeti, Bassoli e Benedetti in difesa. Burrai in regia supportato dalle mezzali Zammarini e Torrasi. Deli trequartista e Magnaghi e Candellone in attacco. Ad arbitrare l’incontro il signor Vergaro di Bari coadiuvato dagli assistenti Martinelli e Andulajevic. IV uomo Arcidiacono di Acireale. Ritmi piuttosto sostenuti in avvio di gara ma è buono l’impatto al match dei neroverdi che esercitano come già visto a Trieste un costante possesso palla mostrando una notevole personalità. I ramarri aumentano la pressione e già al 5′ sfiorano il vantaggio con un colpo di testa di Magnaghi che colpisce la traversa a Senko ormai battuto. Al 25′ Candellone lanciato in profondità prova il tiro in corsa che però finisce a lato. Al 34′ è ancora CL27 pericoloso quando sfugge a Nzouango e calcia in porta colpendo la traversa. Al 40′ è Zammarini a fallire il vantaggio con un diagonale che sfiora il palo alla destra del portiere ospite. La prima frazione termina a reti bianche nonostante il predominio territoriale esercitato della formazione neroverde.
LA RIPRESA – Secondo tempo nella scia del primo con i ramarri subito pericolosi al 4′ con Burrai che calcia dalla distanza ma trova pronto Senko alla deviazione. All’11’ è ancora Candellone a rendersi pericoloso che calcia da posizione defilata esaltando le qualità balistiche di Senko. Al 15′ i ramarri passano. Pirrello subentrato a Bassoli incorna di testa alle spalle di Senko un angolo battuto dall’onnipresente Burrai. Il difensore pochi minuti dopo potrebbe addirittura raddoppiare in azione fotocopia così come Zammarini sfortunato pochi minuti dopo quando tira a botta sicura e sfiora il palo. Al 50′ la beffa che punisce eccessivamente i ramarri con Cudrig che pareggia di testa da un calcio d’angolo battuto da Besaggio. Il tutto tra le proteste neroverdi.
IL TABELLINO:
PORDENONE-JUVENTUS NEXT GENERATION 1-1
GOL: st 16 ‘st Pirrello, 50’ Cudrig.
PORDENONE (4-3-1-2): Festa; Andreoni, Ajeti, Bassoli (pt 30′ Pirrello), Benedetti; Zammarini, Burrai, Torrasi (st 17′ Pinato); Deli (st 33′ Biondi); Candellone, Magnaghi (st 17′ Piscopo). A disp.: Martinez, Turchetto, Giorico, Dubickas, Maset, La Rosa, Ingrosso, Baldassar, Bottani. All. Di Carlo.
JUVENTUS NEXT GENERATION (4-2-3-1): Senko; Barbieri, Poli (pt 33′ Nzouango), Stramaccioni, Turicchia; Sersanti (st 36′ Cerri), Barrenechea; Zuelli (st 23′ Besaggio), Iling-Junior (st 23′ Rafia), Iocolano (st 1′ Cudrig); Da Graca. A disp.: Raina, Ratti, Muharemovic, Sekulov, Mulazzi, Bonetti, Cotter, Lipari, Palumbo. All. Brambilla. ARBITRO: Vergaro di Bari, assistenti Martinelli di Seregno e Andulajevic di Messina. Quarto ufficiale Arcidiacono di Acireale.
NOTE: espulso Mezzanotti. Ammoniti Iocolano, Pirrello, Giorico, Ajeti e Barrenechea. Angoli 7-4. Recupero: 2′ pt, 4′ st. Spett. 1019 di cui 200 abbonati.
Fonte Giuseppe Palomba – Il Gazzettino di Pordenone