PORDENONE – Diversi mezzi agricoli, per la precisione 152, questa mattina, 13 febbraio, hanno dato vita a una protesta pacifica, autorizzata dalle autorità competenti, per le vie del centro di Pordenone.
I conducenti dei trattori si sono dati appuntamento in un’area periferica adibita ai centri commerciali e hanno poi sfilato lungo l’intero ring cittadino, consegnando un documento alla Prefettura e quindi tornando al luogo del presidio iniziale.
La protesta si è svolta senza intoppi: non erano rappresentate le principali sigle sindacali di categoria.
La polizia locale aveva predisposto una viabilità alternativa, circostanza che ha scongiurato disagi alla circolazione anche se si sono creati alcuni incolonnamenti tra le 10 e le 12 per coloro che dovevano recarsi all’interno dell’anello circolatorio che caratterizza il capoluogo sul Noncello.
“Innanzitutto – si legge in un comunicato diffuso dal Comitato spontaneo agricoltori Pordenone – vogliamo ringraziare i cittadini di Pordenone e ci scusiamo per il disagio arrecato, le Forse dell’Ordine e tutti coloro che hanno partecipato.
La manifestazione è un’iniziativa spontanea nata dagli agricoltori per sensibilizzare l’opinione pubbliça sulle criticità che il comparto è chiamato ad affrontare da oramai tanto tempo. Non ci sono bandiere politiche ne di associazioni di categoria alle spalle di questo movimento. Non c’è alcun intento polemico o inquisitore nei confronti dei sindacati o delle Istituzioni. Si chiede l’apertura di un confronto costruttivo tra chi legifera e chi concretamente opera.
La problematica della mancata redditività delle aziende ha portato al tracollo e alla chiusura di molte di esse. Senza la giusta remunerazione non possiamo tutelare il nostro lavoro, le nostre famiglie e le nostre tipicità e il consumatore finale”.