Alla Corte del REfosco di Faedis

FVG – Si è svolta nelle giornate del 15 e 16 aprile la 15ma edizione di “Alla Corte del REfosco di Faedis”, una DUE GIORNI ricca di eventi organizzati dall’Associazione Volontaria dei Viticoltori del Refosco di Faedis, che quest’anno compie 25 anni, in cui le cantine aderenti hanno accolto numerosi visitatori ansiosi di assaggiare uno dei vitigni autoctoni friulani più famosi dei Colli Orientali del FVG, simbolo della produzione vinicola faedese.

Il vitigno autoctono “Refosco di Faedis” (o refosco nostrano) è il prodotto tradizionale di un territorio in cui le diverse esposizioni collinari, l’estrema variabilità delle condizioni climatiche e della composizione dei terreni, in cui si alternano ponca e argilla, costringono la pianta a un difficile lavoro di estrazione delle sostanze nutritive. Ma è proprio grazie a queste difficoltà che il vitigno è riuscito a fissare le variegate e originali sensazioni organolettiche del vino, vera espressione del terroir che intende rappresentare.

Le famiglie di Refosco sono numerose e per molti anni si sono confusi i vari cloni; oggi si può dire che le principali famiglie siano il Refosco di Faedis, o Refosco nostrano, il Refosco dal Peduncolo Rosso, il Refosco di Rauscedo o refosco gentile, il Terrano, e pare che anche il Tazzelenghe faccia parte dei refoschi!

Negli anni ‘90, un gruppo di viticoltori locali, grazie al momento favorevole alla riscoperta dei vitigni autoctoni, inizia un percorso per il riconoscimento e la valorizzazione del Refosco di Faedis, fondando l’associazione.

Il 15 giugno 2011 è stata istituita ufficialmente la sottozona “Refosco di Faedis” che identifica la zona di produzione e detta le regole di vinificazione, tutelando la qualità e le caratteristiche uniche di questo vino.
Sono circa una dozzina oggi i produttori che imbottigliano con l’etichetta “Refosco di Faedis”, in cui è disegnata un’aquila incuneata in un merlo medievale, in due differenti versioni: Refosco Riserva Etichetta Nera, più minerale e strutturato e Refosco Etichetta Bianca, più fruttato e leggero.

Nel suggestivo Castello di Partistagno si sono tenuti due incontri imperdibili per gli amanti del refosco, sabato 15 aprile il TALK:

“Il Refosco di Faedis tra storia ed innovazione” in cui il moderatore Stefano Cosma, giornalista e autore, ha sapientemente condotto i vari relatori in un percorso storico-culturale sulla storia del vitigno e del territorio, sottolineando sia la potenzialità della sottozona che l’importanza del fare squadra al fine di valorizzare Faedis e le sue eccellenze.
Sono intervenuti:
Flavia Di Gaspero, Presidente Associazione Volontaria Viticoltori del Refosco di Faedis;
Matteo Bellotto, per il Consorzio Colli Orientali Friuli Venezia Giulia;
Paolo Sivilotti, ampelografo, Università di Udine;
Federico De Luca, enologo e titolare Az. Ronc Dai Luchis;
Marco Tonutti, vignaiolo AZ Gr. Tonutti“, ideatore insieme a Simularte de “Il giardino del Refosco”, un vigneto che raccoglie per la prima volta tutti i biotipi del vitigno Refosco, lungo la ciclabile delle Rogge tra i comuni di Reana del Rojale e Tavagnacco;
Elena Roppa, Delegata Donne del Vino del Friuli Venezia Giulia con un intervento su “L’importanza della comunicazione collettiva di un territorio”.

Domenica 16 aprile si è invece tenuta una MASTERCLASS con il tema: “Il gusto unico di un territorio, etichetta Bianca e Nera del Refosco di Faedis”, in cui l’enologo Emilio Del Medico insieme a Wayne Young, esperto in comunicazione del vino, hanno condotto una degustazione di diverse annate e tipologie (sia etichette bianche che nere) del Refosco di Faedis, seguita da un assaggio di eccellenze del territorio.

L’organizzazione dell’evento è stata curata da Lionella Genovese, titolare dell’agenzia di comunicazione Eleganzaveneta, che ha saputo intervallare in maniera egregia i vari eventi, dalle Masterclass al Castello di Partistagno alla cena in Villa con i produttori, nella splendida cornice di Villa Accordini, alla camminata tra le varie cantine con sosta e degustazione dei vini insieme ai prodotti tipici locali.
http://refoscodifaedis.it/index.html

Rosa Prisciandaro




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