Attentato in Mozambico, preti pordenonesi vivi e in fuga. Solidarietà Ciriani

ROMA – “Don Lorenzo e don Loris sono vivi! Ringraziamo Dio”: con queste parole, in un post su Facebook, il Centro Missionario Concordia Pordenone ha annunciato che i due sacerdoti della Diocesi, in missione in Mozambico, don Loris Vignandel, già parroco di Chions, e don Lorenzo Barro, già parroco di Aviano, sono riusciti a scampare all’attentato della notte.

“I ribelli hanno assaltato la missione – prosegue il Centro Missionario -, dando fuoco a tutte le opere parrocchiali.

Suor Maria, missionaria comboniana originaria di Vittorio Veneto, è stata uccisa durante l’agguato. Tutti i sopravvissuti sono adesso in fuga verso Nacala”.

«È con estrema preoccupazione che apprendiamo della notizia dell’attentato di matrice islamica avvenuto la scorsa notte a Chipene, in Mozambico». Il sindaco Alessandro Ciriani mostra tutta la sua solidarietà nei confronti della famiglia di suor Maria, la religiosa comboniana di Vittorio Veneto che operava da anni in terra
africana e che è rimasta vittima dell’agguato degli “insurgentes”, dei ribelli, alla missione in cui viveva.

«Siamo preoccupati e vicini ai due sacerdoti della nostra diocesi don Loris Vignandel e don Lorenzo Barro, che sarebbero in fuga verso una zona più sicura. È in situazioni come queste – continua Ciriani – che dobbiamo riflettere sul fatto che esiste una frangia di estremisti islamici che mette in pericolo la vita di migliaia di cristiani nel mondo e soprattutto di quelle persone che vivono a servizio dei più poveri e bisognosi. Siamo vicini ai nostri due sacerdoti, a chi sta vivendo con loro queste ore di angoscia e
preghiamo per la loro incolumità».

Fonte e Foto Ansa.




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