Calcio, il Pordenone riparte dalla C: mercato e nuovi obiettivi
C’è una squadra che in questi anni ha fatto parlare spesso di sé, pur non essendo mai stata in Serie A. Si tratta del Pordenone, che in molti ricordano per quell’incredibile ottavo di finale di Coppa Italia perso contro l’Inter solo ai rigori, contro ogni pronostico legato alle scommesse sul calcio.
Era il 2017 e da allora la storia di questa società è stata ricca di colpi di scena. Nel 2019 è arrivata infatti la prima storica partecipazione alla Serie B, per merito del mister Attilio Tesser. Grazie a una campagna di equity crowdfunding, nello stesso anno il club ha raccolto oltre 2 milioni di Euro, una cifra considerevole per una squadra che era sempre stata abituata alla Serie C.
Aspettando la realizzazione di un nuovo impianto sportivo in città, i ramarri hanno trovato un accordo con l’Udinese per giocare le gare casalinghe del 2019/2020 allo stadio Friuli, per poi stringere un patto analogo con la Triestina nel finale di stagione, conclusa così al Nereo Rocco.
Il Pordenone ha sfiorato il sogno della Serie A arrivando ai playoff e perdendo contro il Frosinone. Nell’annata successiva è stato lo stadio Guido Teghil di Lignano Sabbiadoro ad ospitare la squadra, che però non è riuscita ad andare al di là di una semplice salvezza. Negli ultimi mesi, invece, il tracollo: costantemente in fondo alla graduatoria, il Pordenone è arrivato ultimo in classifica tornando in Serie C con 3 giornate di anticipo, dopo 3 anni di cadetteria.
Dopo l’ondata di entusiasmo degli ultimi anni, va da sé che oggi l’obiettivo minimo è quello di tornare in B. Anche per questa ragione la società si sta attivando come non mai sul mercato, sia in entrata sia in uscita. La rosa va limata quanto prima e notevole attenzione è stata posta anche sui portieri. Tra i pali friulani è già arrivato Marco Festa dal Crotone, ma si tratta anche Miguel Angel Martinez della Triestina. Arlind Ajeti e Francesco Deli sono i nuovi difensori centrali, prelevati rispettivamente dal Padova e dalla Cremonese. Alcuni giovani sono stati promossi dall’Under 19, soprattutto a centrocampo.
Per l’attacco le speranze sono tutte su Simone Palombi, preso in prestito dall’Alessandria. Impossibile trattenere invece Amato Ciciretti, che in Serie A aveva fatto divertire migliaia di tifosi con la maglia del Benevento, finendo con l’essere acquistato addirittura dal Napoli: il trequartista romano continuerà a giocare in B con l’Ascoli. Via anche Michele Camporese, evidentemente uno degli elementi più esperti della rosa, ceduto alla Reggina.
Mattia Minesso del Modena e Edgaras Dubickas del Piacenza sono al momento i principali obiettivi individuati dalla dirigenza friulana in mezzo al campo.
Appare evidente che in terza divisione non si può aspirare a innesti con esperienza in Serie A, ma la sensazione generale è che questo Pordenone possa riservare delle belle sorprese. Galeotta fu quella partita con l’Inter: nell’immaginario collettivo il Pordenone viene ormai visto come una “squadra simpatia” e sono in tanti a seguirne le gesta dopo quello storico incontro con i nerazzurri. Il futuro è tutto da scrivere, anche se si riparte dalla Serie C.