VERONA – Malgrado la complessa situazione attuale a livello nazionale ed internazionale, Vinitaly conferma lo svolgimento della 54^ edizione da domenica 19 a mercoledì 22 aprile.
Il Direttore Generale Mantovani, mercoledì 26 febbraio, ha sottolineato come “il settore del vino sia svolta positiva per il Paese”, in un momento caratterizzato da mille incertezze e condizionamenti, in cui il virus Covir-19 è diventato il protagonista assoluto della quotidianità a livello internazionale.
La decisione assunta dal Direttore Mantovani è stata maturata di concerto con il Governatore della Regione Veneto Luca Zaia e con il Sindaco di Verona Federico Sboarina.
Una decisione coraggiosa, ottimista, che vuole restituire giustamente all’Italia l’immagine che merita di Paese leader nel settore vitivinicolo anche attraverso la manifestazione che senza dubbio è veicolo del vino italiano nel mondo.
Si presenta dunque all’Italia del vino un’altra sfida da vincere, all’indomani del superamento, anche se non in via definitiva, del caso relativo ai dazi USA, che hanno fatto segnare il passo alle vendite degli ultimi mesi non solo al nostro Paese, ma soprattutto a paesi quali Francia e Spagna.
A beneficiare di tale situazione sono stati i paesi del Nuovo Mondo quali Cile e Nuova Zelanda, che di contro hanno fatto registrare crescite di fatturato a doppia cifra.
In questo panorama complesso e incerto Vinitaly 2020 fa registrare spazi sold out da oltre quattro mesi.
Le novità della 54^ edizione saranno numerose, così come gli appuntamenti, i forum e le occasioni di degustazione negli spazi dedicati alle varie tipologie di vino ed alle diverse zone di provenienza.
Tra le novità più attese il debutto degli Orange Wine, i vini macerati che, all’interno del padiglione International Wine, saranno presenti con preziose bottiglie provenienti da Croazia, Slovenia, Georgia, Austria, ecc.
Al debutto ci sarà anche Micro Mega Wines, visitabile all’interno dell’Organic Hall del padiglione F, selezione di aziende dalle piccole produzioni da vitigni autoctoni e internazionali e dall’elevato valore qualitativo.
Vinitaly è però anche Sol&Agrifood, salone dell’olio EVO e dell’Agroalimentare di qualità e Xcellent Beers, nuovo spazio dedicato alla birra artigianale sempre più ricercata da appassionati ed operatori professionali.
Il salone prosegue con l’International Wine, ove sarà possibile degustare i vini provenienti dai cinque continenti; Vi.Te – Vignaioli e Territori, la collettiva che presenta i vini artigianali dei propri associati; Vinitaly Bio, area dedicata ai produttori di vini biologici certificati; Enolitech, lo spazio dedicato alle attrezzature per il mondo del vino e della birra e Vinitaly Design, spazio dedicato agli accessori e all’oggettistica legati alla promozione del vino e alla degustazione.
Vinitaly tuttavia non si limita a restare all’interno dei padiglioni della Fiera: a fare da contorno e a proseguire fino a tarda sera lungo le sponde dell’Adda, Vinitaly in the City, l’evento che fonde vino, arte, musica, e spettacoli; appuntamento serale per migliaia di persone, winelovers ed appassionati.
“At least but not last”, Opera Wine, l’evento esclusivo che il 18 aprile presso il Palazzo della Gran Guardia offrirà, agli operatori specializzati di tutto il mondo, la possibilità di conoscere i cento migliori vini italiani secondo la rivista americana Wine Spectator.
Vinitaly e Verona Fiere si preparano, dunque, ad un nuovo appuntamento, occasione di business ma soprattutto importante vetrina per il nostro Paese.
Antonio Lodedo