FVG – Credima fa parlare i clinici. A pochi giorni dall’agognata “Fase 2”, la Società di Mutuo Soccorso di Friulovest Banca riporta l’attenzione sulla pandemia e seleziona qualificati professionisti regionali per un “talk” a chilometro zero dedicato all’esperienza clinica sulla patologia indotta dal SARS-CoV-2 secondo una logica di filiera integrata.
Sarà trasmesso in diretta Facebook e Youtube venerdì 29 maggio alle 20.30: “Abbiamo pensato di offrire ai nostri soci e a tutti i cittadini l’opportunità di ascoltare i veri protagonisti di questa drammatica emergenza – afferma il presidente Giorgio Siro Carniello – per affrontare assieme i nodi e le criticità emerse nella gestione clinica ed organizzativa di una malattia nuova ed inattesa.
Il convegno darà voce a molti dei professionisti del setting territoriale ed ospedaliero, coinvolti nel COVID-19. Il presidente Giorgio Siro Carniello intervisterà Silvia Bond, infermiera ADI (Distretto del Livenza), Marco Rocchetto, medico di continuità assistenziale USCA, Chiara Ianna, medico di medicina generale a Maniago, Tommaso Pellis, direttore del dipartimento di emergenza e cure intensive AsFO, Sergio Venturini e Massimo Crapis, dell’unità operativa malattie infettive AsFO.
Se da un lato la situazione di emergenza ha confermato la qualità del nostro sistema sanitario, incardinato sui principi di universalismo, equità di accesso e globalità delle cure, dall’altro ha messo a nudo la fragilità di un sistema ancora eccessivamente frammentato e sbilanciato sul versante ospedaliero.
“Il territorio richiede un consistente potenziamento di risorse umane e tecnologiche, unitamente ad una complessiva ridefinizione organizzativa, che consenta di rispondere con appropriatezza ai nuovi bisogni sanitari e sociosanitari di una società in profondo cambiamento. Nella prevenzione e nella gestione delle pandemie, in particolare, critico, cruciale e strategicamente fondamentale, appare il ruolo del Dipartimento di Prevenzione, delle Assistenti Sanitarie, del Medici del Lavoro e di Sanità pubblica.
Il valore del ‘sistema territorio’ non può più essere ignorato soprattutto ora che la pandemia da SARS-CoV-2 ha evidenziato che un sistema ospedalocentrico fallisce se non è affiancato da un territorio ‘forte’. L’intervento sanitario nella fase 2 dell’epidemia si dovrà sviluppare prevalentemente sul territorio applicando, come suggerisce l’OMS, la strategia delle tre T “Testare, Tracciare, Trattare”.
Solo se sarà presente una rete integrata, completa ed omogenea, si potranno dare risposte assistenziali efficaci. La rete, composta dai Distretti e dai Dipartimenti di Prevenzione, è l’unica capace di promuovere in modo integrato gli interventi, organizzando tutti i professionisti dei servizi territoriali, coinvolgendo e informando la popolazione.