Decreto riaperture, ira di Fedriga su coprifuoco e scuola

FVG – Le Regioni insorgono contro il governo sul decreto per le riaperture definito ieri, 21 aprile, in cdm, con lo strappo della Lega che ha deciso di non votare il provvedimento.

Prima della riunione del governo le Regioni avevano chiesto all’unanimità con una nota di spostare il coprifuoco alle 23 e non fare distinzione tra ristoranti al chiuso e all’aperto.

Ma il no dell’esecutivo è stato irremovibile. Per questo il presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga ha convocato per oggi alle 15.30 una riunione straordinaria dei governatori anche con i rappresentati di Comuni (Anci) e Province (Upi).

“Sulla scuola c’è un problema politico e istituzionale importante – sbotta oggi Fedriga nel corso di un collegamento con “Radio KissKiss” – in Consiglio dei ministri è stato cambiato un accordo siglato tra istituzioni e questo è un precedente molto grave, non credo sia mai successo”.

Se si cambia idea – evidenzia Fedriga -, si convocano le parti con le quali si erano trovati gli accordi e si rimodulano. Io oggi ho convocato una Conferenza delle Regioni straordinaria e sono in contatto con Anci e Upi”.

“In questo caso – ha concluso il governatore del Friuli Venezia Giulia – si prescinde dalle sensibilità politiche, si è incrinata la leale collaborazione tra Stato e Regioni”.

Quanto al coprifuoco Fedriga aggiunge: “Noi, come Conferenza delle Regioni, abbiamo proposto lo spostamento del coprifuoco alle 23. Sembra incomprensibile chiedere di lasciare il ristorante alle 21:30 per rientrare a casa entro l’orario stabilito. Un’ora in più non penso che rappresenti un problema per il rischio pandemico. La proposta è assolutamente responsabile ed è arrivata all’unanimità all’interno della Conferenza”.




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