FVG – Dopo sei anni il Giro d’Italia tornerà a Piancavallo, e dopo 15 anni farà nuovamente tappa al lago di Barcis e tra i paesaggi della Valcellina. La conferma è arrivata dopo il sopralluogo di ieri da parte degli organizzatori della corsa, che hanno visitato i luoghi della penultima tappa 2026, in programma il 30 maggio, da Gemona del Friuli ai monti di Piancavallo.
Il percorso prevede una doppia ascesa al Piancavallo: la carovana rosa partirà dalla caserma Goi-Pantanali di Gemona – scelta per commemorare il cinquantenario del terremoto del 1976 – toccherà i comuni colpiti dal sisma (Buja, Majano, Colloredo di Monte Albano), poi punterà verso Aviano, Barcis e la Valcellina prima del traguardo finale in quota.
La tappa, estremamente impegnativa, sarà probabilmente decisiva per la classifica generale, prima della passerella conclusiva che dovrebbe tenersi a Roma.
Al sopralluogo erano presenti Paolo Urbani, responsabile del comitato di tappa, l’assessore regionale Riccardo Riccardi, il sindaco di Aviano Paolo Tassan-Zanin e i rappresentanti di RCS, FVG Strade ed EDR. L’incontro è servito a definire gli aspetti logistici: quartier generale, open village e aree hospitality.
La Regione coprirà circa metà dei costi dell’evento e investirà anche nella ristrutturazione della caserma di partenza (circa 2 milioni di euro), oltre ai 14 milioni già stanziati per manutenzioni e asfaltature del percorso. Gli sponsor contribuiranno con circa 500 mila euro.
Un ritorno atteso per un territorio che, tra storia e montagne, si prepara a riabbracciare la corsa rosa.
