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venerdì , 22 Novembre 2024

Il ministro D’Incà ha inaugurato la Fiera delle Foreste

LONGARONE (BL) – E’ stato Federico d’Incà, Ministro dei Rapporti col Parlamento, primo ministro bellunese della storia repubblicana, a inaugurare con il tradizionale taglio del nastro, stamane a Longarone Fiere, la prima edizione della Fiera e Festival delle Foreste.

Aperta al pubblico oggi, 14, e domani, 15 settembre, si propone come occasione di riflessione e confronto sul tema in vista dell’imminente anniversario dell’uragano Vaia che nella notte tra il 29 e il 30 ottobre del 2018 ha devastato ampi settori delle montagne del Triveneto.

Alla cerimonia inaugurale, cui ha fatto seguito il giro d’onore tra gli stand allestiti nel quartiere fieristico, assieme al presidente di Longarone Fiere Gian Angelo Bellati che ha fatto gli onori di casa, sono intervenuti il consigliere provinciale Massimo Bortoluzzi, il vicesindaco del Comune di Longarone Ali Chreyha, entrambi hanno portato il saluto del sindaco e presidente Roberto Padrin, mentre il presidente della Regione Luca Zaia ha inviato un messaggio (lettera integrale in allegato).

La Fiera&Festival delle Foreste è promossa con il Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, con la Regione del Veneto, la Provincia di Belluno, numerosi enti locali, associazioni di categoria e volontariato e un ampio gruppo di imprese del settore.

“Mia figlia – ha affermato D’Incà – mi ha detto che le piacerebbe che io facessi il “ministro dei bambini piccoli”. In un certo senso deve essere così: dobbiamo pensare alle future generazioni e dobbiamo imparare a fare squadra, usando un linguaggio “mite”. Mi auguro che questa fiera sia la prima edizione di una lunghissima serie. E’ una grande opportunità per il territorio di Belluno di dimostrare il valore della nostra storia e della nostra cultura”.

“Il riscaldamento globale – ha proseguito il ministro, che ha voluto ricordare le tre vittime provocate dall’uragano, esprimendo di nuovo vicinanza ai familiari – porta gravi conseguenze per il territorio, e le problematiche ambientali sono di tutti. Desidero ringraziare tutti coloro che l’anno scorso, in quella notte, hanno lavorato 24, 48, 72 ore anche di seguito. C’è stata una grande attenzione da parte dello Stato e davanti abbiamo prospettive importanti, come i Mondiali di sci 2021 e le Olimpiadi invernali 2026. Siamo anche chiamati ad affrontare il problema del calo demografico impressionante delle nostre vallate: servono nuovi laboratori e politiche sociali innovative per invertire la tendenza”.

Il presidente di Longarone Fiere Bellati ha sottolineato che “questa è la prima fiera dedicata alle foreste ed è nata con due obiettivi: per ricordare l’uragano Vaia, ponendo l’accento sul tema del cambiamento climatico, e per interrogarsi sul futuro delle nostre montagne e delle comunità che le abitano, segnate dal rischio di spopolamento, che necessitano di soluzioni. Una proposta concreta che ci sentiamo di avanzare è quella di poter usufruire dei vantaggi delle esenzioni fiscali come volano per la protezione del territorio e lo sviluppo sociale ed economico. Ringraziamo il ministero, la Regione e tutti coloro che si sono adoperati per l’organizzazione di questo evento, che unisce l’aspetto espositivo a quello culturale ed educativo e che ci auguriamo non solo possa avere un seguito nei prossimi anni, ma possa acquisire anche una valenza internazionale”.

Il presidente della Regione Luca Zaia ha inviato una lettera di saluto nella quale, tra l’altro, si legge: “Questi due giorni – ha scritto il governatore – sono una splendida dimostrazione del messaggio di vitalità che la nostra montagna vuole trasmetterci. Vitalità che non viene smorzata nemmeno dalle avversità atmosferiche perché noi veneti siamo come i nostri monti: ancorati alla nostra terra, nelle difficoltà non troviamo l’occasione per piangerci addosso, ma lo spunto per ripartire con ancora più entusiasmo e determinazione”.

Dal canto suo, il vicesindaco del Comune di Longarone Alì Chreyha ha auspicato che si possa “riprendere e approfondire un rapporto più stretto con le montagne, con un lavoro di largo raggio che possa avere ricadute non solo a livello produttivo, ma anche nella tutela del paesaggio e per il rilancio del lavoro e dell’economia. L’uragano ha innescato una grande corsa solidale e aperto una nuova visione del nostro ambiente col suo straordinario patrimonio boschivo”.

“Il tema che viene trattato è di estremo interesse e di estrema attualità – ha aggiunto Bortoluzzi – E’ l’occasione per fare il punto, a un anno dal disastro, con tutti gli enti coinvolti e per renderci consapevoli che le condizioni climatiche non sono più quelle di una volta e dunque necessitano di politiche ambientali diverse. Le foreste bellunesi sono il polmone del Veneto, ma sono anche un importante freno per il rischio idrogeologico che si potrebbe perseguire con la creazione di zone sicure e resistenti. Mi auguro che dalla tragedia si sappiano cogliere nuove opportunità di sviluppo sostenibile, anche in vista dei Mondiali del 2021 e Olimpiadi Milano-Cortina 2026”.

La Fiera e il Festival delle foreste è aperta anche domani, sempre dalle ore 9 alle 18 e sempre a ingresso gratuito.

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