In vacanza con i bambini: le regole per viaggiare in sicurezza

Viaggiare con i bambini è un’esperienza unica, ma richiede accorgimenti e attenzioni specifiche per trascorrere le vacanze all’insegna del comfort e della sicurezza. Ecco le principali norme di prevenzione da adottare prima e durante il viaggio.

Allacciare sempre le cinture, rispettare i limiti di velocità e guidare con prudenza sono solo alcune delle regole fondamentali per viaggiare in modo sicuro e responsabile. Quando si pianifica una vacanza con i propri figli cambia l’orchestra ma la musica rimane sempre la stessa: l’importante è pianificare il viaggio in ogni minimo dettaglio per evitare di incorrere in qualche spiacevole imprevisto che potrebbe rovinare la tanto agognata villeggiatura.

Sì, perché per un genitore organizzare una trasferta con bambini al seguito è un “mestiere” che si impara con l’esperienza, ma grazie ad alcune regole di base può diventare facile e agevole anche per i viaggiatori alle prime armi.

La profilassi vaccinale

“Sì, viaggiare”, recita una celebre canzone di Lucio Battisti, ma quando si tratta di bambini è importante farlo in modo consapevole e lungimirante per trascorrere la vacanza all’insegna del comfort e della sicurezza. Soprattutto quando si scelgono mete straniere, bisogna rispettare alcune fondamentali norme di prevenzione per salvaguardare la salute e il benessere dei più piccoli, che possono contrarre le stesse patologie degli adulti se non vengono sottoposti a un’idonea visita medica pre-partenza.

Non a caso, la prima raccomandazione della SIP (Società Italiana di Pediatria) è rivolgersi al proprio pediatra almeno sei settimane prima della partenza per accertarsi di essere in regola con le vaccinazioni necessarie per l’immunizzazione del bimbo contro le principali malattie alle quali ci si espone durante un viaggio internazionale, come la diarrea del viaggiatore, le infezioni dermatologiche, le parassitosi infettive (tra cui la malaria) e le affezioni respiratorie.

In base al quadro clinico del bambino e al Paese in cui ci si vuole recare, il medico può ritenere opportuno anche somministrare ulteriori vaccini per garantire un livello di protezione più efficace, oppure intraprendere una profilassi farmacologica specifica per la prevenzione delle infezioni più comuni, come colera, febbre gialla, tifo, epatite A, polio, meningococco A, rabbia e tubercolosi.

Cosa mettere in valigia prima di partire

Oltre a sottoporre il proprio bambino a una corretta profilassi vaccinale e organizzare il viaggio con largo anticipo, ci sono alcuni presidi medici e farmaci di uso comune che non dovrebbero assolutamente mancare nella valigia del piccolo viaggiatore, tra cui: soluzioni disinfettanti, antibiotici ad ampio spettro, analgesici e antipiretici, medicinali per combattere il mal di mare o mal d’auto e pomate contro le punture di insetto.

Se si opta per una vacanza al mare, il rischio principale per neonati e bambini è l’esposizione a temperature troppo elevate, con il conseguente rischio di insolazione e disidratazione. Per evitarle è sufficiente garantire al piccolo le condizioni climatiche giuste, preferendo ambienti arieggiati ed evitando di uscire nelle ore più calde della giornata, oltre ovviamente ad avere sempre con sé una buona protezione solare con SPF 50+.

Viaggiare con i bambini in auto o in aereo

Il trasporto dei piccoli in auto è regolato dal Codice della Strada, che all’art. 172 sancisce l’obbligo di assicurare i bambini di statura inferiore a 1,50 metri al sedile del veicolo con sistemi di ritenuta omologati e conformi al loro peso. Inoltre, per prevenire casi di nausea e vomito, si raccomanda di somministrare al bimbo un pasto leggero prima del viaggio e mantenere l’abitacolo sempre ben areato.

Per quanto riguarda i viaggi in aereo, per evitare barotraumi, dolori alle orecchie e acufeni dovuti alle variazioni di pressione, si può ricorrere alla tecnica della deglutizione oppure a eventuali manovre di compensazione, mentre per far fronte ai disagi causati dal jet lag si consiglia di far abituare gradualmente il bimbo qualche settimana prima della partenza, anticipando o posticipando l’orario della nanna a seconda che si viaggi verso Est o verso Ovest.

Anche se si sceglie di trascorrere le vacanze all’aria aperta, in alta montagna o in un camping attrezzato, occorre prendere alcune precauzioni: oltre a procurarsi un buon lettino da campeggio (ecco alcuni dei migliori modelli disponibili sul web) per garantire una corretta routine del sonno al bebè ovunque ci si trovi, è buona norma non superare i duemila metri di altezza per prevenire il mal di montagna acuto ed evitare i soggiorni troppo brevi che non permettano i fisiologici adattamenti richiesti dal cambio di altitudine.

Al bando anche gite e passeggiate eccessivamente lunghe e impegnative, poiché i bambini piccoli non hanno ancora una struttura ossea e muscolare adatta a sopportare le camminate molto faticose né a essere trasportati “in spalla” per tempi troppo prolungati.




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