Lavorare nelle ONG: Medici Senza Frontiere

Unirsi a Medici Senza Frontiere e lavorare per questa organizzazione vuol dire partire come operatore umanitario per zone del mondo colpite da guerre, disastri naturali ed epidemie, ma non solo. Infatti, per chi vuole rimanere in Italia esistono altre opportunità, dedicate per esempio a figure professionali che potrebbero essere impiegate per gli uffici di Milano e di Roma, per gli altri progetti in Italia o per il programma Face to Face. Sono molti, insomma, i modi per collaborare: unisciti a Medici Senza Frontiere!

Diventare operatori

Medici Senza Frontiere, tra l’altro, si impegna a favorire un ambiente di lavoro in cui tutti abbiano la possibilità di sentirsi rispettati e nessuno possa correre il rischio di subire abusi, di qualunque tipo essi siano. Per chi è interessato a diventare operatore umanitario, le selezioni di MSF riguardano sia personale medico che personale non medico: i progetti attivi sono davvero tanti, distribuiti in più di 70 Paesi in tutto il mondo, e hanno lo scopo di garantire la migliore assistenza sanitaria possibile a persone e popolazioni in condizioni di vulnerabilità che, senza il supporto di Medici Senza Frontiere, non avrebbero l’opportunità di accedere a cure di alcun tipo. I requisiti da rispettare per potersi candidare sono segnalati sul sito web di Medici Senza Frontiere: c’è bisogno sia di esperienza professionale che di competenze tecniche, ma soprattutto di una spiccata propensione nei confronti del comparto umanitario.

Come lavorare negli uffici di Medici Senza Frontiere

Come si è detto, una proposta alternativa è quella di lavorare negli uffici di Medici Senza Frontiere, dove si opera per reclutare gli operatori umanitari. Non solo: il lavoro di ufficio comprende anche la promozione delle attività dell’organizzazione tramite campagne di sensibilizzazione e di comunicazione, così come le raccolte fondi che hanno lo scopo di finanziare le missioni. Anche in questo caso è sufficiente andare sul sito di MSF per scoprire se ci sono opportunità di volontariato o di stage in sede, qual è il percorso da intraprendere per il servizio civile e quali posizioni sono aperte.

I dialogatori

Un altro dei lavori che possono essere svolti facendo parte del team di Medici Senza Frontiere è quello di dialogatore. Ma chi è e che cosa fa un dialogatore? Molto semplicemente si tratta della figura che ha il compito di informare le persone a proposito dei progetti in corso da parte dell’organizzazione, in modo da convincere chiunque a trasformarsi in un sostenitore regolare: il che consente a MSF di assicurare assistenza sanitaria e cure mediche a migliaia di persone, siano essi bambini, uomini o donne. I dialogatori devono essere interessati ai temi umanitari, predisposti a lavorare in team ed essere in possesso di spiccate dote comunicative. E non è ancora tutto, perché Medici Senza Frontiere recluta anche specifiche figure professionali per i progetti che sono attivi nel nostro Paese e riguardano i richiedenti asilo, i rifugiati e i migranti che giungono in Italia in situazione di forte necessità e di grande precarietà.

Medici Senza Frontiere: una storia lunga oltre mezzo secolo

Ogni giorno gli uomini e le donne che lavorano per Medici Senza Frontiere si occupano di curare in tutto il mondo migliaia di persone che vivono in situazioni critiche perché sono escluse dall’assistenza sanitaria o perché si trovano in aree devastate dalla guerra, da disastri naturali o da epidemie. L’indipendenza e l’imparzialità sono due dei tratti distintivi del modus operandi di questa realtà, che esiste da più di 50 anni ed è pronta a intervenire là dove ce n’è davvero bisogno, in tutta Europa ma anche negli altri continenti, dall’Africa all’Asia, passando per il Sud America.




Condividi