Non di rado accade che l’andamento di uno strumento finanziario sul mercato di riferimento durante il mese di Gennaio tracci l’impostazione grafica di fondo delle quotazioni per i rimanenti mesi dell’anno; per questo motivo gli analisti osservano con grande attenzione gli asset del mondo crypto.
Il comparto delle tecnologie digitali, infatti, proviene da un periodo abbastanza complicato in cui i corsi di tutti i sottostanti sono stati interessati da un intenso bear market, sulla falsa riga delle piazze finanziarie internazionali: ma, se è innegabile che il contesto generale abbia raffreddato l’interesse degli investitori nei confronti dell’intero ecosistema, è altrettanto vero che anche un minimo recupero della capitalizzazione lasciata sul campo nel recente passato rappresenterebbe un’ interessantissima opportunità operativa sia nel breve termine sia nel lungo periodo.
Tale considerazione vale a maggior ragione per i progetti emergenti: difatti le valute virtuali, collegate a protocolli che ancora non hanno espresso a pieno tutto il loro potenziale, hanno in più occasioni dimostrato di poter realizzare performance in valore assoluto veramente notevoli, pur immobilizzando piccolissime somme di denaro, che incidono poco o nulla sul patrimonio totale del risparmiatore.
Shiba Inu: opportunità da un ritorno di direzionalità
Fra le varie criptovalute che presentano questa caratteristica c’è shiba coin: le quotazioni dell’asset digitale, nella fattispecie, evidenziano una particolare configurazione grafica che, qualora seguisse uno specifico sviluppo, potrebbe dare origine a importanti spunti operativi. I prezzi di Shiba Inu prima dell’exploit registrato durante la nota bull run del 2021, sono stati compressi per molti mesi in un canale laterale che in seguito è si rivelata un’area di accumulo; dopo il ritracciamento dai top assoluti lo scorso anno per la maggior parte del tempo le quotazioni si sono adagiate a ridosso della medesima area, dando origine ad una lunga congestione.
Di solito una struttura tecnica di questo tipo è propedeutica ad un movimento direzionale molto intenso: secondo gli analisti finanziari, se il settore sarà capace di rilasciarsi definitivamente alle spalle le criticità che hanno funestato il settore nell’ultimo trimestre, con un minimo di stabilizzazione sui mercati internazionali potrebbe concretizzarsi anche un break up della figura individuata.
Sarà importante, quindi, da un punto di vista tecnico osservare la chiusura mensile di gennaio, e le successive, per esser pronti a costruire una strategia operativa ben articolata; del resto Shiba Inu anche sotto il profilo fondamentale ha dimostrato di sapersi affrancare dall’etichetta di meme token con cui si è affacciato sulle piazze di scambio, proponendo interessanti funzionalità: se le performance del passato si sono concretizzate soprattutto sull’onda dell’entusiasmo generato da una folta e agguerrita community -il cosiddetto ShibArmy-, ben presto gli sviluppatori si sono resi conti della necessità di dotare il progetto di tecnologie di un’utilità tangibile; proprio quelle utilità che potrebbero riaccendere il sentiment degli holders.
Come investire nel 2023 in Shiba Inu
Shiba Inu è una crypto ERC 20 e attualmente può contare su un AMM che si aggiunge al suo ecosistema di token -Bone e Leash- e che prende il nome di ShibaSwap: si tratta di un exchange automatico senza permessi, funzionante attraverso un pool di liquidità, fornita dagli utenti che gravitano sulla piattaforma. In cambio delle risorse, messe a disposizione di ShibaSwap, gli iscritti ricevono delle ricompense sotto forma di asset digitale. Shiba Inu consente di mettere in staking i vari token a cui fa riferimento il progetto e ottenere rewards più o meno consistenti a seconda del sottostante impiegato.
Per investire nel progetto Shiba Inu, immobilizzando il capitale destinato alle allocazioni in coin con un orizzonte temporale di lungo periodo, è opportuno utilizzare un exchange di criptovalute: i borsini decentralizzati, infatti, non prevedono costi di rollover, per mantenere aperte le operazioni overnight. Naturalmente è fondamentale utilizzare un intermediario molto grande, per esser sicuri che i risparmi personali si trovino all’interno di un’infrastruttura operativa solida e affidabile.