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venerdì , 27 Dicembre 2024

Profughi, Ciriani: “richieste di buon senso, Minniti dia risposte”

GORIZIA – «Un documento di buon senso, al di là delle ideologie, firmato da sindaci di centrodestra e centrosinistra, a conferma che il problema è reale e grave, e che i primi cittadini fanno da punto di equilibrio».

Ha commentato così il sindaco di Pordenone, Alessandro Ciriani, la lettera congiunta firmata oggi 29 agosto, a Gorizia assieme i suoi omologhi di Trieste, Udine e Gorizia, che verrà consegnata al ministro Minniti, in visita in regione il prossimo 5 settembre, per chiedere al Governo nazionale di impegnarsi direttamente nella gestione dei profughi presenti nei capoluoghi regionali.

I rispettivi sindaci – recita la lettera – «sollecitano un intervento del governo nazionale volto ad affrontare con maggiore incisività una situazione che attualmente è gestita in modo assolutamente non adeguato».

«I flussi internazionali di richiedenti asilo – ha argomentato in particolare Ciriani durante la conferenza stampa – non possono essere gestiti dai sindaci che non hanno mezzi e competenze. Il Comune di Pordenone, dal canto suo, ha fatto e fa il possibile ma servono strumenti e finanziamenti di carattere nazionale, con l’intervento deciso del governo centrale».

Diverse le istanze messe nero su bianco da Ciriani, Ziberna, Honsell e Di Piazza. Tra queste, accelerare le pratiche di rimpatrio per chi non ha diritto; attivare una commissione parlamentare e governativa sui flussi dei richiedenti asilo che dal confine austriaco e sloveno arrivano nella nostra regione; aprire tre nuove commissioni territoriali e raddoppiare il personale dell’unica in funzione, a Gorizia, in modo da ridurre drasticamente i tempi di gestione delle pratiche per il riconoscimento o meno di rifugiato.

Su un transito in regione di circa 12 mila migranti l’anno, infatti, la commissione ne riesce a gestire non più di 2000/2500, lasciando quindi «fuori controllo» circa 10 mila persone. I sindaci, inoltre, richiedono il potenziamento degli organici delle forze dell’ordine (un punto, questo, inserito proprio su sollecitazione di Ciriani) e che le spese sanitarie per la cura delle patologie dei migranti siano a carico del ministero.

«E’ importante – ha sottolineato ancora il sindaco di Pordenone – che Minniti si renda conto che in regione il flusso di profughi proviene dai paesi del nord Europa che espellono i richiedenti asilo, per cui noi non beneficiamo del fatto che l’immigrazione dalla rotta africana e balcanica è diminuita. Bisogna mettere un’asticella una volta per tutte al numero di richiedenti asilo – ha aggiunto – altrimenti arriveremo a uno stravolgimento delle nostre città. Già in alcuni punti di esse la situazione non è tollerabile. Se ci avessero assegnato un numero limitato di profughi avremmo potuto facilmente metabolizzarli e integrarli, così non è possibile. Ben venga dunque la visita di Minniti – ha concluso – purchè non sia interlocutoria ma dia risposte serie ai suggerimenti che trasversalmente i sindaci di centrodestra e centrosinistra formuleranno al ministro».

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