A Pordenone oltre 2 milioni di euro per progetti di cultura e promozione turistica

PORDENONE – – Il Comune di Pordenone, assieme ad una squadra di altri 14 comuni dell’Area Vasta (Porcia, Fontanafredda, Roveredo in Piano, San Quirino, Vivaro, Arba, Andreis, Clauzetto, Spilimbergo, Zoppola, Casarsa della Delizia, San Vito al Tagliamento, Cordovado e Azzano Decimo), ha vinto un bando di circa 8 milioni di euro, intercettando fondi di origine europea distribuiti attraverso le risorse regionali del POR FESR Friuli Venezia Giulia 2021-2027.

Il progetto denominato “Pordenone e l’area pordenonese: Un territorio coeso che condivide strategie ed azioni sinergiche verso la capitale italiana della cultura, del turismo, dell’ambiente e dell’innovazione” ha conquistato il terzo posto della classifica generale e vede finanziati progetti in ambito di cultura, turismo, ambiente e innovazione.

Per ciò che attiene Pordenone, ai progetti candidati andranno in totale 2 milioni e 400mila euro, che serviranno a condividere e mettere in rete strategie e azioni che portino la città e il suo territorio a raggiugere l’obiettivo della candidatura a Capitale italiana della Cultura 2027.

«Un’iniezione di risorse fondamentale –spiegano congiuntamente il sindaco di Pordenone Alessandro Ciriani e l’assessore alla Cultura Alberto Parigi-, perché ci consente di rafforzare il percorso di candidatura verso la Capitale italiana della Cultura in una logica territoriale e non solo come città di Pordenone.

Desideriamo ringraziare l’impegno e la dedizione profusi da tutta la squadra di personale degli uffici, tecnici e dirigenti che, coordinata dall’architetto Brazzafolli del Comune di Pordenone, ha permesso l’aggiudicazione di questo risultato importantissimo».

I progetti, nello specifico, riguarderanno:
la riqualificazione dell’area archeologica industriale dell’ex Pastificio Tomadini (1 milione e 800 mila euro) e la sua trasformazione in parco energetico.

Un esempio perfetto di archeologia industriale disponibile ad un recupero nell’ottica di una rigenerazione urbana;
il progetto dei Musei in Rete (300 mila euro), iniziativa già avviata ma che con questi fondi viene potenziata in maniera sostanziale.

Tutti i Musei e gli spazi culturali di Pordenone saranno messi in rete in una logica di accesso e collaborazione che riguarda non solo gli spazi comunali, ma anche tutti quelli presenti in città, che saranno resi disponibili attraverso la creazione di una piattaforma web unica per catalogare il patrimonio culturale e museale, un supporto informatico per la catalogazione di fondamentale importanza. Verrà anche creato un unico sito web dei Musei in Rete, un vero portale dei Musei pordenonesi che offrirà servizi di informazione e promozione online e la possibilità di acquistare i biglietti per singole mostre e musei e il Biglietto Unico, una sorta di piccolo abbonamento fruibile a prezzo scontato per visitare il polo dei musei e degli spazi espositivi di Pordenone anche in giornate diverse.

I musei saranno rafforzati e potenziati dal punto di vista multimediale e della realtà virtuale e, per gestire e sovrintendere questo articolato sistema di rete, sarà individuata una figura esperta e di riferimento per la promozione complessiva dell’intero sistema museale.

«Grazie a questi fondi –illustrano Ciriani e Parigi- renderemo accessibile e restituiremo alla cittadinanza un’area storico naturalistica fondamentale della città come l’ex Pastificio Tomadini. Posta tra l’abside del Duomo San Marco e le rive del fiume Noncello, regala uno scorcio inedito e bellissimo di Pordenone e delle sue antiche mura di cinta. Grazie a questi lavori di rigenerazione, renderemo il parco nuovamente accessibile a tutti, senza dover passare attraverso pertinenze private, ma ripristinando l’antico passaggio della “calle degli andadori”, la via che costeggiava le antiche mura e che si apre a fianco allo “studiolo del Pordenone”, ora chiusa. Visioni presenti da un tempo tra i nostri obiettivi e che ora ne escono concretamente rafforzate».

Altri 200 mila euro sono stati dirottati sul Piano Turismo, con pacchetti che includono aspetti enogastronomici, ambientali e culturale nell’ottica della promozione turistica di tutta l’Area Vasta.

«L’idea di lavorare in forma associata nasce dalla consapevolezza dell’importanza del lavoro di squadra – sottolinea l’assessore alle Politiche europee e del Turismo del Comune di Pordenone, Morena Cristofori-, soprattutto quando si tratta anche di Comuni medio-piccoli, che oltre alla necessità di contare sulle competenze specializzate del personale della città capoluogo, possono in questo modo garantire una ricaduta su un’area più vasta e su una popolazione più numerosa, quindi un target più ampio e un risultato tangibile più significativo dal punto di vista territoriale per le diverse Amministrazioni comunali. Lavorare in squadra è assolutamente indispensabile per progetti ambiziosi come questi ed è un’opportunità che va assolutamente colta.

Per questa ragione tutti e 15 sindaci hanno colto immediatamente la proposta formulata in sede tecnica e a tutti loro va, quindi, il ringraziamento mio e del presidente della Conferenza dei Sindaci della convenzione delle Politiche Europee, Paolo Nadal».
Un territorio molto variegato per caratteristiche territoriali, geomorfologiche, culturali, turistiche, ambientali, digitali, economiche e sociali ma che lavora insieme in modo sinergico, condividendo strategie, finalità e interventi per l’obiettivo comune di promuovere e valorizzare le risorse e le eccellenze territoriali insieme anche al progetto “Comunicare con creatività e innovatività”, ideato e pensato per sostenere e promuovere in primis la città di Pordenone, ma tutto il territorio dei Comuni che hanno condiviso il progetto.

A quest’ultima voce vanno 100 mila euro, che serviranno per un investimento sul digitale con piattaforme e totem posizionati fuori dalle strutture culturali e dentro le location, connessi sia al Piano Turistico finanziato che alla logica dei Musei in rete.

Il sindaco di Pordenone Alessandro Ciriani conclude: «Questo è l’ennesimo segno di attenzione della Regione nei confronti di Pordenone, che negli ultimi anni ha ricevuto dei finanziamenti sempre importantissimi finalizzati a realizzare le opere inserite fina dal principio nel nostro programma elettorale.

Ringrazio quindi l’assessore regionale Barbara Zilli e il presidente Massimiliano Fedriga per la loro sensibilità e attenzione, e il Consigliere regionale Alessandro Basso per il costante e prezioso lavoro per la nostra città e per l’intero territorio pordenonese».




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