PORDENONE – Proseguono le attività di controllo del territorio nella città di Pordenone con particolare riguardo ai parchi ed alle zone verdi cittadine al fine di garantirne una serena e tranquilla fruizione a favore dei cittadini.
Infatti, nel pomeriggio ieri, 1° ottobre, la “Volante” notava un giovane seduto su una panchina all’interno del parco pubblico “IV Novembre” di via Pola, tra bambini che giocavano con le varie attrazioni ivi presenti.
Nella perlustrazione della zona gli agenti delle volanti alle ore 17.30 circa, notavano un ragazzino che frettolosamente si accingeva ad uscire dal parco.
Gli agenti, valutata la circostanza, procedevano al controllo del predetto, risultato essere un 16enne, residente a Valvasone, il quale estraeva dal calzino una dose di hashish del peso di grammi 0,92 appena acquistata.
I poliziotti, ricordandosi del giovane notato poco prima sulla panchina, lo rintracciavano nell’immediatezza mentre con fare indifferente cercava di defilarsi rapidamente, venendo però subito raggiunto e bloccato. Da un sommario controllo i poliziotti rinvenivano occultati all’interno della cinta dei pantaloni una dose di hashish del peso di grammi 1 e la somma di 30 euro verosimilmente provento dell’attività di spaccio.
Gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico “Squadra Volante”, identificavano il giovane spacciatore per il cittadino italiano M.T. 22enne, nato e residente a Pordenone e accertata l’attività di spaccio effettuavano la perquisizione domiciliare a casa del giovane che dava esito positivo.
Infatti, all’interno della camera da letto veniva rinvenuto un altro pezzo di hashish del peso di grammi 9.15, un’altra dose di hashish del peso di grammi 1 pronta per essere spacciata e sul piano frontale al letto un bilancino di precisione digitale elettronico con evidenti tracce di hashish sul piatto di pesata.
Al termine delle attività il 22enne veniva tratto in arresto stante la flagranza del reato di illecita detenzione di sostanza stupefacente finalizzata allo spaccio aggravato dalla circostanza di aver ceduto droga ad un minorenne, nonché in un luogo frequentato da giovanissimi.
L’arrestato, risulta, altresì, essere già stato condannato in data 19 luglio 2017 dalla Corte di Appello di Trieste sempre per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti ex art. 73 DPR 309/90 Testo Unico in materia di stupefacenti.
Al termine delle incombenze di rito, il P.M. di turno disponeva la misura precautelare degli arresti domiciliari presso la propria residenza di Pordenone, mentre il 16enne, studente, acquirente, è stato deferito amministrativamente alla locale Prefettura ai sensi dell’art. 75 DPR 309/90 Testo Unico in materia di stupefacenti.