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lunedì , 23 Dicembre 2024

Cantieri in città, il punto della situazione

PORDENONE – Come evolveranno i lavori in città e con quali tempistiche? Lo hanno spiegato i vertici del Comune ai commercianti durante un incontro organizzato ad hoc in Municipio.

Oltre al sindaco – presenti il sindaco Alessandro Ciriani e gli assessori Amirante (urbanistica), Loperfido (commercio) e Burgnich (bilancio), erano presenti i rappresentanti delle imprese e i tecnici comunali.

Cantieri aperti assieme per non perdere i finanziamenti

Per sgomberare il campo dagli equivoci l’amministrazione comunale ha chiarito tre aspetti fondamentali. Primo: «i cantieri sono stati aperti contemporaneamente non per un capriccio ma per non perdere i finanziamenti che scadono il 31 dicembre di quest’anno, senza possibilità di proroghe. Diversamente, sarebbero sfumati milioni in riqualificazioni che, una volta finite, saranno positive per tutti».

Seconda: «Gli imprevisti (e dunque i ritardi sul cronoprogramma) sono inevitabili, vedi piogge prolungate e difficoltà negli scavi. Terzo: anche le chiusure totali delle strade sono in certi casi una necessità e non una scelta opinabile, dettata dal fatto che non sempre si può garantire contemporaneamente i lavori e il transito».

«Crediamo in una collaborazione stretta con il Comune – ha rimarcato Aldo Biscontin di Ascom, presente assieme al presidente Alberto Marchiori – e siamo coscienti che una città più bella, riqualificata e vivibile è un vantaggio competitivo anche per le attività commerciali. Ma abbiamo voluto fortemente questo incontro per avere tempistiche il più possibile certe. Ciò consente, per esempio, di programmare le ferie in coincidenza con la presenza del cantiere davanti alla propria attività, contenendo in tal modo le difficoltà». A tale proposito sindaco e assessori hanno dato la piena disponibilità degli uffici comunali per coordinare le tempistiche e collaborare con i commercianti (i recapiti telefonici e email verranno pubblicati sul sito web del Comune).

Via Brusafiera e largo San Giorgio

Via Brusafiera rimarrà chiusa ancora questa e la prossima settimana. La chiusura è stata prolungata in parte a causa delle piogge ininterrotte di maggio, in parte per la compresenza, non prevista, del cantiere per rimettere la statua di San Giorgio in cima al campanile. Una volta riaperta via Brusafiera, i lavori passeranno su largo San Giorgio dove verrà istituito il senso unico o alternato a seconda di come si svilupperanno i lavori.

Via Mazzini

Anche qui i lavori hanno subito un rallentamento di 20 giorni a causa delle piogge. Il tratto tra l’imbocco di via Oberdan e quello di via Damiani rimarrà chiuso fino a fine luglio. Dopo di che, ad agosto e settembre il cantiere si sposterà all’altezza dell’incrocio tra borgo Sant’Antonio e via Damiani. I tecnici del Comune stanno valutando il da farsi in merito alla viabilità. Una delle ipotesi è far transitare le auto attraverso il bypass di via Marsure. Dopo questa fase il cantiere passerà ai tratti successivi. Tutti lavori dovrebbero concludersi per novembre-dicembre.

Corso Vittorio Emanuele

In Contrada Maggiore i lavori sono in linea con il cronoprogramma. Dal 18 luglio all’11 agosto verrà chiusa la viabilità nel tratto tra la caffetteria Grosmi, all’inizio dei portici, e via Battisti (che rimarrà aperta). Sotto i portici il passaggio ai pedoni rimarrà sempre libero. I lavori dovrebbero concludersi a settembre, salvo le opere di finitura.

Via De Paoli

Buone notizie per via De Paoli, dove si stanno costruendo le fognature: l’annunciata chiusura estiva al traffico per ora non è indispensabile. Anche quando si dovrà rifare il porfido del tratto verso corso Garibaldi si valuterà se sarà possibile evitare chiusura.

Via Cappuccini

Attualmente il sottopasso è aperto (e c’è il senso unico in direzione Porcia – Pordenone fino a via Candiani) e non sono più previste chiusure. In corso la costruzione del marciapiede. Il termine del grosso dei lavori è programmato per fine luglio. Capitolo rimborsi: sindaco e assessori hanno spiegato che «la legislazione nazionale non permette rimborsi diretti, per cui abbiamo dovuto elaborare forme alternative di ristoro e ne abbiamo individuate due: abbatteremo imposte e tasse (Cosap, tassa rifiuti, imposta pubblicità, Imu, e si sta cercando di capire se si può intervenire anche su addizionale Irpef) in modo che i destinatari beneficino di forti risparmi. Ci sarà poi un bando, ora in fase di studio, per dare contributi per acquisti e forniture».

Marchiori ha sottolineato l’impegno del Comune che, preso atto dell’impossibilità legale di rimborsi diretti, «ha subito cercato assieme a noi soluzioni alternative, capaci comunque di incidere positivamente». Naturalmente i beneficiari dovranno comprovare danni economici certificati.

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