Caro energia, il piano d’emergenza di Confindustria AA

PORDENONE – Confindustria Alto Adriatico è pronta ad agire con la massima rapidità per supportare tecnicamente e finanziariamente le proprie imprese sia con la task force istituita in collaborazione con il Polo tecnologico Alto Adriatico sia con accordi col mondo finanziario mirati a contenere l’emergenza di cassa.

«Ma – ha ammonito questo pomeriggio il Presidente Michelangelo Agrusti nella riunione convocata urgentemente proprio per illustrare alle imprese le iniziative perfezionate nelle ultime settimane per far fronte alla gravissima situazione innescata dal caro energia, presente anche il DG, Massimiliano Ciarrocchi – ci attendiamo dalle istituzioni lo snellimento immediato dei processi autorizzativi, non sappiamo quale Governo si insedierà tra qualche settimana – ha aggiunto ai rappresentanti di oltre cinquecento imprese in presenza e collegati – e non siamo in grado di sopravvivere con i consueti tempi e le procedure della politica, c’è bisogno di una corsia straordinaria, rapida che ci permetta di accorciare quanto più possibile tempi di cui già oggi non disponiamo».

Secondo Agrusti, cui ha fatto seguito l’intervento macroeconomico di Massimo Beccarello, responsabile coordinamento in materia di Energia e Ambiente di Confindustria, «le aziende devono diminuire il peso della dipendenza energetica e affinché ciò possa avvenire la strada da seguire, direi che non ne abbiamo un’altra, è quella dell’efficientamento tramite autoproduzione». Un cambio di paradigma infrastrutturale che Confindustria Alto Adriatico, per il tramite del Polo Tecnologico AA, ha messo nero su bianco mappando, da diversi mesi, le due principali zone industriali nel Pordenonese – Ponterosso a San Vito al Tagliamento e NIP a Maniago – per capire, in un contesto di efficientamento, come agire nel breve e medio termine.

Nell’immediatezza la soluzione è quella del fotovoltaico, «sono stati già contattati operatori nazionali per attivare l’ingegneria e la posa dei pannelli – ha detto il DG del Polo AA, Franco Scolari – esistono percorsi autorizzativi sempre più efficaci, è chiaro che per coloro i quali non rientrano in queste aree la task force metterà a disposizione il know how necessario per fare delle analisi». La mappatura, ha informato ancora Agrusti, è in corso anche con il Consorzio di Sviluppo Economico della Venezia Giulia, col quale sono attivi e costanti i contatti.

Per quanto concerne invece i piani con orizzonte relativamente più lungo e sempre nell’ottica della autoproduzione energetica, il Presidente ha riproposto la realizzazione di impianti di termovalorizzazione «che – ha spiegato – è possibile allestire, per singola unità, in soli sette mesi, una struttura rigorosamente pubblica da cui potranno trarre un incredibile vantaggio cittadini e imprese. C’è un progetto, stiamo aspettando indicazioni normative. Lo faremo».

Il piano di Confindustria Alto Adriatico, destinato secondo Agrusti a diventare un case all’interno del sistema confindustriale – come peraltro già avvenuto con gli accordi sindacali in materia di Covid19 – è studiato per poter garantire interventi customizzati su ogni singolo caso imprenditoriale sia esso infrastrutturale o nell’immediato emergenziale degli aspetti finanziari, quali il rinnovo dei contratti di fornitura energetica – con richieste di fidejussioni o pagamenti anticipati – o del pagamento di salatissime bollette. Per far fronte a tutti gli aspetti della casistica – ha rassicurato Andrea Malacart – è stata attivata un’infrastruttura di sostegno finanziario col sistema delle BCC, con l’attivazione di plafond speciali garantiti da Confidi e/o la possibilità di erogazione di finanziamenti veloci sempre garantiti dai consorzi di garanzia.

Agrusti ha confermato che l’8 settembre ci sarà un incontro a Trieste cui prenderanno parte il Presidente della Regione, Massimiliano Fedriga, gli assessori regionali alle Attività produttive e alla Difesa dell’Ambiente e i rappresentanti delle categorie economiche e le imprese che forniscono energia, per valutare le possibili soluzioni da affrontare con il Governo e da proporre all’Unione europea.

Confindustria Alto Adriatico si era già attivata nelle scorse settimane istituendo, con la propria controllata LEF, un percorso formativo di Energy Management che spiega come poter ottimizzare il processo di gestione energetica nelle imprese, risparmiando sui costi derivanti dal consumo energetico fino al 30% in bolletta.

Questi i riferimenti per le imprese:

[email protected], 0434. 507570
Michela Basaldella | Polo Tecnologico

[email protected]
0434.526447 Lavinia Clarotto | Confindustria Alto Adriatico




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