PORDENONE – “Settant’anni di Repubblica. Democrazia e libertà: valori da conquistare e difendere giorno per giorno” è il tema dell’incontro del Circolo della Stampa con 400 studenti degli Istituti medi superiori che è stato anche un’occasione preziosa per celebrare la festa della Liberazione.
L’evento si è svolto nell’auditorium B del liceo Grigoletti ed è stato aperto dalla proiezione di alcuni documentari storici sull’Italia dei primi anni del dopoguerra.
La “lectio magistralis” di Fulvio Salimbeni, docente di storia contemporanea all’Università di Udine, la conduzione di Pietro Angelillo, presidente del Circolo della Stampa di Pordenone, e gli interventi di studenti e docenti hanno consentito un’approfondita analisi storica ancorata sui valori della nostra Carta cotituzionale.
“La Costituzione – ha detto tra l’altro Salimbeni – è il frutto di una sapienza e di una tradizione di democrazia e di libertà che parte dal Risorgimento e che assicura all’Italia un patrimonio morale e culturale da salvaguardare e da difendere nell’interesse del popolo italiano. Concetti validi soprattutto se si considera la parità tra tutti i cittadini, superando i vecchi steccati della condizione sociale, del sesso, della religione, della politica che avevano alimentato diseguaglianze e totalitarismi”.
Richiamandosi al discorso di Pietro Calamandrei agli studenti dell’Università cattolica di Milano il 26 gennaio 1955, Salimbeni ha esortato i giovani a non sottovalutare l’attualità della Costituzione: “Calamandrei – ha puntualizzato il relatore – uno dei padri più noti della Costituzione italiana, diceva giustamente che Costituzione è in parte una realtà e in parte un programma, un ideale, una speranza, un impegno di lavoro da compiere, aggiungendo che fino a quando ci saranno ostacoli alla dignità dell’uomo, la Carta sarà incompiuta”.
E ancora: “La politica non è una cosa piacevole, però la libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare”.
Sulla Costituzione figlia della Resistenza al nazifascismo è intervenuto Pietro Angelillo che ha esortato tra l’altro a guardare al 25 aprile con l’occhio attento della realtà storica: “Queta data non è semplicemente la festa della libertà, come invece pretendono di farci credere coloro che non riconoscono i valori della lotta del popolo italiano contro gli autori delle leggi razziali e delle guerre di aggressione, ma è la festa della conquista della libertà, della democrazia e della giustizia contro il fascismo e il nazismo, sulla quale si basa la Costituzione”.
Su temi specifici legati all’attualità della nostra Carta Costituzionale sono intervenuti con loro relazioni gli studenti Febe Piccinin e Sofia Bolzan (Consulta studentesca), Domenico Da Pieve (liceo Don Bosco), Enrico Padovan (Liceo Grigoletti), le professoresse Paola Zanni (istituto Pertini), Susanna Corelli (liceo Leo Major), Flavia Coral (liceo Grigoletti).