PORDENONE – Dopo il quarto posto nella classifica dei capoluoghi green di Legambiente e Sole 24 ore, Pordenone si fregia di un altro autorevole riconoscimento. E’ infatti una delle dieci città italiane ad aver ricevuto l’autorevole Premio Sviluppo sostenibile 2019. Il Comune è stato premiato, in particolare, per il piano di riconversione energetica degli edifici pubblici e per «una nuova strategia di mobilità sostenibile integrata al piano regolatore» volta a contenere il consumo di suolo.
Il concorso, a cui è stata assegnata la Medaglia del Presidente della Repubblica, è stato istituito dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e dall’Italian Exhibition Group, con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. A ritirare il riconoscimento, alla fiera Ecomondo di Rimini, sono stati il sindaco Alessandro Ciriani con gli assessori alla mobilità, Cristina Amirante, e all’ambiente, Stefania Boltin.
«E’ un orgoglio ricevere un premio del genere – ha commentato il sindaco – non fosse altro per la giuria di qualità, presieduta da Edo Ronchi (ex ministro dell’ambiente e presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, ndr). Hanno riconosciuto il valore della nostra città e delle nostre politiche ambientali. Ci ha fatto piacere ricevere i complimenti da altri sindaci e amministratori, il nome di Pordenone sta girando, grazie anche ai buoni piazzamenti nelle classifiche nazionali. Le nostre strategie tutelano l’ambiente e allo stesso tempo tracciano un percorso di crescita e di sviluppo. La chiave è proprio utilizzare le politiche ambientali come motore di sviluppo e viceversa. Voglio sottolineare – chiude Ciriani – che sono state premiate le strategie di questa amministrazione, non i provvedimenti del passato».
Particolarmente apprezzata è stato il piano urbano della mobilità sostenibile e la sua armonizzazione con il piano regolatore, ai fini di limitare il consumo di suolo. A spiegarlo è Amirante: «Abbiamo individuato le zone sicure della città, cioè quelle che non si allagano e non hanno problemi di acqua nel sottosuolo, e che sono facilmente collegate tramite la viabilità al centro cittadino. Queste zone sono diventate le aree strategiche di rigenerazione del patrimonio edilizio esistente. In tal modo combattiamo il consumo di suolo e evitiamo che nuove parti della città vengano cementificate, come è stato fatto in passato».
La novità dell’edizione del 2019 del premio è stata la sua assegnazione del premio non solo alle imprese, ma appunto anche alle città. Le tre categorie in gara sono state infatti Green City (in collaborazione con il Green city network) e, per le imprese, Economia Circolare (in collaborazione con il Circular economy network) e Energie Rinnovabili. Tutti sono stati premiati per il migliore risultato ambientale, i contenuti innovativi, la possibilità di diffusione e di buone performance, anche economiche.
“Il Premio – commenta Edo Ronchi – si propone di promuovere e far conoscere le buone pratiche e le tecnologie di successo della green economy italiana. Anche quest’anno la selezione ha avuto a disposizione una platea ampia di partecipanti: sceglierne solo 10 per settore non è stato facile. Abbiamo registrato infatti una crescita della qualità green di molte iniziative, il che fa ben sperare».