Coldiretti incontra 500 soci assemblee in tutto il territorio

PORDENONE – La Coldiretti ha incontrato oltre cinquecento soci alle assemblee territoriali. Confronto sui problemi che interessano le singole filiere, definizione delle priorità trasversali ai diversi territori e ulteriori azioni da mettere in campo dopo aver ascoltato le proposte delle imprese e della base.

Questa è in sintesi la strategia definita dalla Coldiretti di Pordenone in linea a quella nazionale. Una sfida che il presidente Matteo Zolin, con il direttore Antonio Bertolla, hanno raccolto partecipando a tutte le assemblee che hanno interessato l’intero territorio pordenonese.

L’obiettivo? Difendere il reddito delle imprese agricole, sostenere il settore primario italiano, il più sostenibile in Europa e il migliore dal punto di vista della qualità delle produzioni.
Per fare questo la Coldiretti ha predisposto un piano di misure per continuare a dare risposte.

“La nostra organizzazione –spiega Matteo Zolin presidente Coldiretti- è da mesi che lavora su un pacchetto di proposte per uscire da questa situazione. Prima di tutto dobbiamo frenare la pressione esercitata dalla Comunità Europea che ci impone in maniera poco ragionevole regole che limitano l’attività delle nostre aziende e di conseguenza la possibilità di fare impresa, reddito e creare sviluppo. In secondo luogo -aggiunge Zolin- occorre dire basta alla concorrenza sleale dei Paesi terzi ed introdurre con decisione il principio di reciprocità per fare in modo che tutti i prodotti che entrano nell’Unione rispettino gli stessi standard dal punto di vista ambientale, sanitario e delle norme sul lavoro previsti nel mercato interno”.

Durante le assemblee Coldiretti ha esposto ai soci le richieste presentate rispettivamente a livello nazionale ed europeo. Tra queste spicca una che per le imprese è fondamentale e cioè le pratiche sleali. “La nostra mobilitazione -commenta Zolin- è indirizzata anche a garantire il divieto di vendita sotto i costi di produzione fenomeno che soffoca le imprese. A questo proposito -va avanti il presidente- ricordo che Coldiretti a settembre ha denunciato Lactalis, la maggiore multinazionale nel settore lattiero caseario, e quest’anno abbiamo ottenuto i primi risultati. Quindi la nostra battaglia –conclude Zolin– non è di questi giorni e proseguirà nei mesi futuri”.

RICHIESTE COLDIRETTI A LIVELLO NAZIONALE
1. garantire il divieto di vendita sotto i costi di produzione e aumentare i controlli sulle pratiche sleali mai più sotto i costi di produzione. Ci mobilitiamo per difendere le imprese dalle pratiche sleali. abbiamo iniziato con lactalis, ma siamo pronti ad agire su tutte le filiere. Sul territorio vanno raccolte segnalazioni dai soci per le denunce.
2. moratoria sul credito delle aziende agricole l’aumento dei tassi di interesse e l’inflazione stanno colpendo le aziende agricole. È necessario un intervento per difendere il reddito delle imprese a partire da una moratoria
sui debiti.
3. fermare il fotovoltaico a terra serve immediatamente il decreto del ministero dell’ambiente sulle aree idonee per fermare la speculazione sulle nostre terre per mettere pannelli fotovoltaici a terra.
4. stop fauna selvatica bisogna fare di più a tutti i livelli: serve la depopolazione dei cinghiali e delle altre specie
che stanno danneggiando le nostre produzioni. gli agricoltori hanno il diritto di difendere
le terre.
5. migliorare la Pac in italia dopo il primo anno di applicazione, serve semplificare il piano strategico nazionale e correggere le scelte che hanno penalizzato le imprese. grazie a coldiretti è stato creato un gruppo tecnico al ministero con le organizzazioni che si è riunito il 2 febbraio ed ha avviato i lavori di revisione.
6. emergenze agricole _ subito decreto attuativo serve un immediato primo stanziamento per le filiere in crisi, a partire dalle pere usando il fondo emergenze della legge di bilancio.
7. assicurazioni agevolate _ pagamenti immediati alle aziende su forte proposta di Coldiretti il ministro Lollobrigida ha dato una risposta importante sulle assicurazioni, con oltre 230 milioni di euro per le annualità 2022 e 2023. ora va pagato immediatamente il 2023.
8. lavoro agricolo _ contenere i costi indiretti e ridurre la burocrazia contenimento dei costi indiretti del lavoro in linea con i nostri competitor tipo Francia e spagna. riduzione della burocrazia nei rapporti di lavoro. velocizzazione delle procedure di rilascio dei visti d’ingresso da parte dei consolati italiani all’estero per i lavoratori stagionali agricoli di cui al decreto flussi.
9. pesca aumentare le risorse per le aziende danneggiate dal granchio blu e revisione dell’indennità di malattia per i pescatori da riportare al 75%. no alla riduzione delle giornate di pesca e delle zone di pesca per lo strascico e non solo.
10. regioni _ dobbiamo sbloccare fondi e leggi per gli agricoltori in ogni regione è necessario sbloccare fondi, sburocratizzare e dare risposte concrete a favore dei nostri soci.
ad esempio:
– piani di contenimento regionali della fauna selvatica, a partire dai cinghiali, in attuazione
della modifica della legge sulla caccia ottenuta con la legge di bilancio 2023.
– cofinanziamento regionale delle assicurazioni agevolate.
con 5 milioni di euro a regione potremmo continuare a garantire il 70% di agevolazioni.

RICHIESTE COLDIRETTI A LIVELLO EUROPEO
1. difendere il reddito degli agricoltori: non toccare i fondi Pac e aiuti ai giovani
2. riconoscere e sostenere il ruolo degli agricoltori come custodi degli ecosistemi e della biodiversità
3. sì alla reciprocità e stop alle importazioni che non rispettano gli standard europei. fermare le frodi sull’origine e l’italian sounding anche in Italia
4. no a riduzioni degli aiuti diretti agli agricoltori e libertà di coltivare tutti i terreni
5. no al cibo artificiale prodotto in laboratorio
6. si a mercati equi e trasparenti, incentivando gli accordi di filiera e rafforzando il contrasto alle pratiche sleali
7. semplificare lo sviluppo rurale e investire su ricerca e formazione
8. promuovere l’innovazione e la digitalizzazione per aumentare la sostenibilità e la resilienza
9. ampliare il sostegno e la strumentazione per la gestione dei rischi anche con le assicurazioni e favorendo l’accesso al credito
10. cancellare la burocrazia, non le aziende.




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