PORDENONE – Resta sempre alto il flusso di ricoveri all’ospedale di Pordenone. Anche lunedì 30 novembre l’attesa è stata di diverse ore, per una decina di pazienti al pronto soccorso, prima del ricovero nei reparti predisposti per la cura del Covid-19.
Si spera di aprire quanto prima l’ospedale di Spilimbergo, ma i contagi tra medici e infermieri ancora non lo consentono. Il nosocomio della città del mosaico, individuato dalla Regione come Covid-hospital, anche se sanificato, non è ancora in grado di riattivare il reparto di Medicina, chiuso per le molte positività tra medici e infermieri.
All’ospedale civile di Pordenone, si registrano posti letto pieni nelle due medicine, nella pneumologia e nelle chirurgie specialistiche della mano e vascolare, con gli oltre 160 letti disponibili sempre occupati. I sanitari cercano di dimettere velocemente le persone in modo da liberare i letti per accogliere i nuovi pazienti.
Intanto si è negativizzato il dirigente medico e assessore comunale Pietro Tropeano.
Nel fine settimana, infine, si sono infettati altri cinque operatori (tre infermieri e due oss) della Medicina di San Vito al Tagliamento, reparto in cui vengono destinati i malati no-Covid anche dell’ospedale di Pordenone.