PORDENONE – Il presidente di Unindustria Pordenone Michelangelo Agrusti andrà a processo il 13 novembre, in tribunale a Treviso, per le ipotesi di accusa di corruzione a un capitano della guardia di finanza e dichiarazione fraudolenta, mediante l’uso di fatture, per operazioni inesistenti.
Il rinvio a giudizio di Agrusti è stato disposto dal gup del tribunale di Venezia, sede dell’udienza preliminare, nel pomeriggio di oggi, mercoledì 21 febbraio.
Secondo la difesa, sostenuta dall’avvocato Bruno Malattia, che aveva già dichiarato l’intenzione di non volersi avvalere di riti alternativi, ma di chiarire la propria posizione a dibattimento, la decisione non desta alcuna sorpresa.
Secondo l’accusa, il presidente di Unindustria Pordenone avrebbe fatto avere al capitano della guardia di finanza Giovanni Grassi, 56 anni, di Treviso, attualmente sospeso dal servizio e a sua volta rinviato a giudizio, un iPhone e 2.200 euro in contanti, un treno di pneumatici per sè e uno per la moglie, frutto di una fattura emessa dall’Autofficina Km sas nei confronti della Action Mkt Trade e Consulting srl, una società presieduta da Giorgio Costacurta, manager pordenonese (anch’egli rinviato a giudizio) di cui Agrusti era socio.
Secondo la procura vicentina, il denaro sarebbe poi stato consegnato, in contanti, al capitano Grassi.