PORDENONE – «Gentile cittadino, sono il sindaco Alessandro Ciriani. La informo che la sua zona di residenza sarà coinvolta in un’esercitazione di protezione civile…».
Ieri, 23 maggio, verso le 13.15, un campione di famiglie del centro, che sabato saranno invitate a partecipare alle simulazioni anti terremoto, hanno ricevuto una prima telefonata preregistrata del primo cittadino.
Una sorta di pre-test per informarli in che cosa consisterà la simulazione. «Sabato 26 maggio – ha annunciato il sindaco nel messaggio di oggi – riceverete un’altra telefonata come questa con la quale vi inviteremo a evacuare le case e raggiungere piazzale Ellero. Nessun allarme, sarà solo un’esercitazione» ha tranquillizzato.
Il Comune, peraltro, invita caldamente i cittadini che non sono presenti nell’elenco telefonico, ma desiderano essere ricompresi nel sistema che li avverte telefonicamente in caso di emergenza vera, di registrare il proprio numero fisso o mobile su comune.pordenone.it/alert. Il numero, naturalmente, sarà utilizzato esclusivamente per le sue finalità d’allerta pubblica.
Sabato, le famiglie che riceveranno la telefonata e che si trasferiranno in piazzale Ellero, troveranno lì i volontari della protezione civile che forniranno informazioni e poi inviteranno i partecipanti all’esercitazione a trasferirsi nella tendopoli allestita accanto, nei giardini delle scuole Gabelli.
Qui gli alpini prepareranno un ristoro. Chi lo desidera potrà vivere appieno l’esperienza della simulazione fermandosi a dormire sabato notte in tenda o nelle brande della vicina palestra.
Le prove prevedono la messa in opera di tutta la macchina del soccorso, per cui da sabato mattina sarà anche funzionante il numero della protezione civile comunale 0434 392 290 che si attiva appunto in caso di emergenza per fornire informazioni alla popolazione.
La tre giorni della protezione civile comincerà la mattina di venerdì 25 con l’evacuazione di asili e scuole elementari e medie di tutta la città. Alla prova parteciperà anche il liceo Leopardi Majorana con le sue tre sedi cittadine, mentre il resto delle superiori è esclusa dall’esercitazione.
Si tratta di migliaia di studenti, oltre 6 mila se ogni scuola decidesse di far partecipare tutte le sue classi. Il personale scolastico è stato già informato circa la simulazione di venerdì e comunque conosce le procedure da attivare in caso di emergenza. In mattinata, in un orario inconsueto naturalmente, suonerà la campanella.
A quel punto gli alunni dovranno seguire le prime istruzioni che gli verranno indicate e poi uscire dall’edificio. Al termine della simulazione gli studenti rientreranno in classe per riprendere regolarmente le lezioni.
Negli istituti saranno presenti in veste di osservatori i vigili del fuoco e gli operatori della protezione civile per verificare che tutto si svolga in modo corretto. Domenica, invece, vigili del fuoco e protezione civile simuleranno la ricerca di un disperso.
In programma nel fine settimana anche altri momenti e iniziative per rafforzare gli scopi di questa grande operazione: fare prevenzione, testare sul campo l’efficacia dei piani d’emergenza e eventualmente correggerli, sensibilizzare tutti alla conoscenza di quei comportamenti che in caso di calamità possono fare la differenza.