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domenica , 20 Luglio 2025

Europa tra spiragli di fiducia e ombre globali: economia in bilico tra ripresa e incertezze

Giugno 2025 si chiude con segnali contrastanti per l’economia europea e internazionale. Se da un lato cresce il sentiment imprenditoriale in Italia e in Germania, dall’altro la fiducia dei consumatori resta debole, complice un contesto internazionale instabile e il perdurare degli effetti delle politiche protezionistiche statunitensi.

In Italia, l’indice sul sentiment imprenditoriale è salito, segnalando un cauto ottimismo tra le aziende, mentre la fiducia dei consumatori ha registrato un leggero calo. Situazione simile in Germania, dove il morale delle imprese è migliorato oltre le attese, anche grazie a una ripresa del comparto manifatturiero e all’aumento degli ordini.

Proprio la Germania ha annunciato un piano senza precedenti: aumenterà la spesa per la difesa fino al 3,5% del Pil entro il 2029, portando il bilancio militare da 95 miliardi nel 2025 a 162 miliardi di euro.

Segnali positivi anche dalla Spagna, dove le vendite al dettaglio sono cresciute del 4,8% a maggio, e la crescita del Pil nel primo trimestre è stata confermata allo 0,6%.

Sul fronte inflazione, la Francia registra una leggera risalita oltre le attese, mentre la Banca Centrale Europea si appresta a chiudere il ciclo di riduzione dei tassi con un ultimo taglio previsto per settembre.

La situazione è più complessa negli Stati Uniti, dove il Pil del primo trimestre è stato rivisto al ribasso a -0,5% annuo, a causa di una spesa dei consumatori più debole del previsto. Gli economisti attribuiscono il rallentamento agli effetti dei dazi sulle importazioni imposti dall’amministrazione Trump.

A livello di mercati finanziari, la fotografia al termine di giugno mostra dinamiche divergenti tra Europa e Stati Uniti:

Indice / Asset Valore Variazione giornaliera Variazione da inizio anno (YTD)
MSCI World 3.950,11 -0,19% +7,64%
S&P 500 6.092,16 0,00% +4,25%
Nasdaq 100 22.237,74 +0,21% +6,23%
Euro Stoxx 50 5.252,01 -0,85% +9,98%
FTSE MIB 39.319,14 -0,39% +18,97%
Oro (USD/oncia) 3.332,11 +0,25% +27,00%
Petrolio (USD/barile) 65,98 +0,81% -8,93%
EUR/USD 1,17 +0,42% +12,61%

Obbligazionario (rendimento decennale):

  • Treasury USA 10Y: 4,29% (in calo di 0,44 punti base oggi; -28,84 pb YTD)

  • Bund tedesco 10Y: 2,56% (+2,70 pb oggi; +19,70 pb YTD)

  • BTP italiano 10Y: 3,51% (+2,50 pb oggi; -1,80 pb YTD)

I dati confermano la forza relativa dei mercati azionari europei nel primo semestre, in particolare il FTSE MIB italiano, che guida la classifica con un +18,97%. Al contrario, il dollaro ha subito una significativa rivalutazione dell’euro, che si è apprezzato del +12,61% da inizio anno, con possibili implicazioni per chi investe in strumenti denominati in USD.

L’oro continua a brillare come bene rifugio, mentre il petrolio resta debole, riflettendo incertezze sulla domanda globale.

Il contesto economico e finanziario globale si muove su un terreno instabile: tra segnali di ripresa, politiche monetarie in evoluzione e nuove tensioni geopolitiche. Per imprese e risparmiatori, questo richiede cautela, ma anche capacità di lettura dinamica dei cambiamenti in corso.

Dott. Alessandro Pazzaglia, consulente finanziario autonomo, www.pazzagliapartners.it

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