PORDENONE -Finest S.p.A, Società finanziaria per l’internazionalizzazione, partecipa in qualità di equity partner e
socio finanziatore al potenziamento della Joint Venture egiziana Cometex Threads Sae, in capo all’azienda veronese Manifattura italiana Cucirini spa.
M.I.C. è una realtà industriale veronese che affonda le sue radici nella tradizione tessile italiana del ‘900. A Vallese di Oppeano impiega una sessantina di dipendenti nella produzione e commercio di filati per cucire, con una specializzazione nel “filato cucirino” e in materiali di pregio tra cui il “filo di Scozia”, filati in poliestere e filati tecnici.
L’azienda veronese ha colto le opportunità della globalizzazione che ha investito il settore tessile a partire dagli anni ’90, impegnandosi in un progetto di internazionalizzazione che si è rilevato vincente,
consentendo a M.I.C. di crescere anche durante le difficoltà dei mercati degli ultimi anni.
La Società ha infatti aperto depositi commerciali in Tunisia, Romania e Albania, avvicinando il prodotto alle zone di confezionamento dei capi di alcuni clienti e realizzando così il 40% del proprio fatturato con l’export.
Nel 2011 la Società ha deciso di fare un ulteriore passo di internazionalizzazione, costituendo la Joint Venture Cometex Threads Sae nella zona franca di Alessandria d’Egitto. “Abbiamo avviato la società produttiva egiziana per ragioni altamente strategiche – dichiara Giovanni Cumerlato, Presidente di M.I.C. –
in Egitto sono presenti i principali produttori di abbigliamento, che noi serviamo in loco, ottimizzando tempi, costi di produzione e trasporto.
La posizione strategica del Paese, inoltre, ci avvicina ai poli
produttivi massivi, come India, Sri Lanka, Pakistan e Indonesia, che richiedono un prodotto con rapporto prezzo/qualità altamente competitivo. Infine, la produzione locale ci consente di reperire il prestigioso cotone “giza”, coltivato solo sul Delta del Nilo – conclude Cumerlato.
Giunto ad un livello di produttività importante, il sito egiziano necessita ora di nuovi investimenti in attrezzature e impiantistica. Un progetto di sviluppo che M.I.C. ha deciso di intraprendere assieme a Finest S.p.A: “Nel modello di presidio del mercato di M.I.C, l’azienda egiziana è un asset fondamentale – dichiara
Eros Goi, direttore di Finest – il Gruppo segue infatti una strategia di specializzazione per fabbrica dove l’egiziana va a coprire la domanda di fascia media del mercato locale, Medio Oriente e Asia. L’azienda
italiana invece presidia con qualità e personalizzazione la fascia alta di prodotto, più tecnologica e prestigiosa, mantenendo intatte le caratteristiche che hanno reso grande l’azienda negli anni. Questa
strategia è la chiave per crescere in un mercato competitivo come il tessile e Finest non poteva che raccogliere la sfida internazionale di Manifattura Italiana Cucirini” conclude Goi.
All’operazione ha contribuito concretamente anche Confindustria Verona: “Siamo contenti della chiusura di questo accordo fra l’azienda Manifattura Italiana Cucirini e Finest. Mettere in contatto aziende e istituzioni infatti è essenziale e può portare, come in questo caso, alla realizzazione di piani di sviluppo altrimenti più difficili da realizzare autonomamente da un’azienda”.
“Grazie alle sue molte relazioni il nostro sistema associativo è infatti in grado non solo di informare le imprese ma anche di supportarle a cogliere opportunità di crescita” dichiara il vice Presidente per l’internazionalizzazione Raffaele Boscaini.