Fragilità in aumento: nel 2023, 7600 persone seguite dai Servizi sociali
PORDENONE – Focus sulle linee di programmazione 2024 per la prima Assemblea dei sindaci dell’Ambito territoriale del Noncello dell’anno, presieduta dall’Assessora pordenonese Guglielmina Cucci affiancata per la parte tecnica dalla dirigente Rossella Di Marzo, che si è svolta a Cordenons, inaugurando una modalità itinerante che toccherà tutti i Comuni associati, come segno tangibile di valorizzazione della gestione associata, presenza e attenzione al territorio.
Sul tavolo il documento di sintesi che delinea le azioni che verranno sviluppate durante l’anno in corso, a partire dalla fotografia restituita dai dati del 2023.
“I dati – sostiene Cucci – parlano da soli nel confermare un aumento di fragilità e nuove povertà. A rivolgersi ai Servizi Sociali dei Comuni, che dimostrano capacità di intercettazione precoce dei bisogni, sono state infatti circa 600 persone in più rispetto all’anno precedente, portando il numero delle persone seguite nei sei Comuni che costituiscono l’Ambito sociale a oltre 7600.
Le difficoltà, acuite dalla solitudine e dall’aumento delle famiglie monogenitoriali, crescono in tutte le aree con motivazioni diverse, a partire dall’area anziani che risente degli indici demografici, con problematiche legate alla non autosufficienza e alla fragilità. La casa si conferma come l’emergenza primaria in area adulti, non solo per la carenza di immobili, ma anche per il suo mantenimento, accanto a reddito e lavoro.
Sfilacciamento delle relazioni familiari, conflittualità di coppia e difficoltà nella gestione dei ruoli genitoriali determinano povertà educativa e problematicità della gestione il lavoro di cura. Nell’area minori rimane in evidenza il tema della disabilità”.
Agli Ambiti viene richiesto in prospettiva futura un grande impegno per mettere a sistema un modello di protezione sociale rinnovato, che aumenti le azioni di natura preventiva e dia certezza di “presa in carico” ai cittadini anche attraverso il governo di bisogni complessi in una più efficace e mirata integrazione sociosanitaria. Di fronte alle nuove povertà e fragilità è richiesto un rafforzamento di risorse anche in termini di nuove competenze e di rinnovate alleanze con gli enti del terzo settore e la comunità.
Le principali direttrici di investimento nel 2024 – che mirano a obiettivi sostenibili e di innovazione – sono dunque indirizzate al rafforzamento dei Servizi per la Famiglia con la realizzazione del Centro per le famiglie e l’estensione del progetto PIPPI per il sostegno alle capacità genitoriali e la prevenzione della vulnerabilità, integrando le azioni anche con il Piano “Prospettiva famiglia”; alla prevenzione e alla riduzione della grave marginalità con strumenti diversi, che vanno dall’abitare sociale al tutoraggio economico, all’Housing temporaneo/Stazioni di posta (progettualità Pnrr di area vasta), ma soprattutto con la realizzazione del Pronto intervento sociale con prospettiva di area vasta; al rafforzamento dell’assistenza domiciliare, delle dimissioni protette e delle forme di sollievo ai care giver; alla promozione di un diverso approccio alla disabilità anche in vista dell’attuazione della legge regionale sulla disabilità. In primo piano restano anche l’integrazione socio sanitaria e lo sviluppo della sussidiarietà orizzontale in rapporto con gli Enti del Terzo settore.
“L’auspicio – conclude Cucci – è quello di generare qualità di vita per la cittadinanza e incidere sulle disuguaglianze per restituire uguali condizioni di partenza ai bambini, supporti adeguati alle famiglie, capacitazione e vita dignitosa per chi oggi si trova in condizione di fragilità e vulnerabilità”.