PORDENONE – La Polizia di Stato di Pordenone ha tratto in arresto M.J, 19enne, cittadino congolese, domiciliato a Pordenone, regolarmente soggiornante in Italia, nella flagranza dei reati di tentato furto, danneggiamento, resistenza e violenza a Pubblico Ufficiale.
Alle ore 4.30 circa, di mercoledì 20 febbraio, perveniva alla Sala Operativa della Questura di Pordenone la segnalazione da parte di un cittadino che era stato svegliato di soprassalto da forti rumori di vetri infranti.
Lo stesso, affacciatosi alla finestra notava un giovane che, dopo aver rotto i finestrini di una “Golf” parcheggiata in via Colonna, salito a bordo del mezzo, rovistava nel porta oggetti, toglieva il freno, tentando anche di forzare il bloccasterzo.
Sul posto venivano inviate immediatamente due pattuglie dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico “Squadra Volante” e l’uomo segnalato alla vista degli agenti, fuggiva in direzione dell’attigua via Ippolito Nievo. Inseguito dai poliziotti veniva, quindi, bloccato dopo una violenta colluttazione e resistenza posta in essere dallo stesso.
Sul luogo dell’intervento gli agenti della Questura avevano modo di accertare e riscontrare, come, oltre al tentativo di furto dell’autovettura “Golf”, sempre in via Colonna, altre tre autovetture ivi parcheggiate erano state gravemente danneggiate con rottura dei parabrezza e ammaccature sulle carrozzerie.
In particolare, i poliziotti constatavano come la vicina campana per la raccolta del vetro fosse stata rovesciata ed il giovane impugnando diverse bottiglie di vetro le aveva utilizzate per sfondare i finestrini e le carrozzerie delle autovetture.
Gli agenti, quindi, dopo aver bloccato il predetto risultato essere un 19enne cittadino congolese, domiciliato a Pordenone, con precedenti di polizia per reati in materia di stupefacenti e reati contro il patrimonio, lo conducevano in Questura, ove oltre a proseguire in un atteggiamento di resistenza, in preda ad un evidente stato di alterazione psicofisica, minacciava di morte gli stessi poliziotti.
Alla luce dei fatti accertati e delle condotte poste in essere, il 19enne veniva tratto in arresto in ordine ai reati di tentato furto aggravato, danneggiamento aggravato, resistenza e violenza a Pubblico Ufficiale e posto a disposizione del P.M. di Turno Federico Facchin con accompagnamento presso la locale Casa Circondariale in attesa del giudizio direttissimo fissato per la mattinata di domani giovedì 21 febbraio.