PORDENONE – Mercoledì 12 marzo si celebra la Giornata Nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari. In questa occasione, agli ingressi degli ospedali di Pordenone, San Vito al Tagliamento e Spilimbergo i Comitati della Croce Rossa di Pordenone, Maniago e San Vito al Tagliamento-Azzano Decimo saranno presenti per sensibilizzare la popolazione alla cultura del rispetto verso chi opera a supporto degli altri e per condannare ogni forma di violenza nei loro confronti. Questa iniziativa, già promossa negli anni precedenti dalla CRI di Pordenone, si amplia quest’anno grazie alla collaborazione con le tre Aziende Sanitarie, estendendosi a tutta la regione.
Tali episodi sono purtroppo così frequenti, che Croce Rossa Italiana già nel 2018 ha lanciato la campagna “Non Sono Un Bersaglio” volta a mantenere alta l’attenzione su questo
preoccupante modo di agire. Il Presidente Nazionale, Rosario Valastro in occasione della Giornata Nazionale del personale sanitario, sociosanitario, socioassistenziale e del volontario (20 febbraio) ha ricordato che tra il 2018 e il 2024, si sono verificati complessivamente 394 segnalazioni di aggressioni agli operatori CRI. Attacchi verbali e fisici che, nella maggior parte dei casi, vedono autori gli stessi beneficiari del soccorso o i loro familiari. In Friuli Venezia Giulia nel 2023 sono stati accertati circa 500 casi di aggressione al personale sanitario e nel 2024 si è avuto addirittura un aumento del 20% rispetto all’anno precedente.
«Purtroppo – evidenzia il Presidente del Comitato CRI di Pordenone Ludovico Mellina Bares – assistiamo sempre più spesso a questi episodi anche nei nostri territori e nei nostri presidi sanitari. La CRI di Pordenone è costantemente impegnata per cercare di contrastare questo fenomeno. Per esempio, mettiamo a disposizione il nostro personale presso il Pronto Soccorso, con il ruolo di raccordo tra i familiari, il paziente e il personale sanitario. A volte, infatti, una parola di conforto o un’indicazione sullo stato di presa in carico di un parente possono contribuire a tranquillizzare anche le persone più agitate.
Tuttavia, ciò che è ancora più importante è far comprendere alla popolazione che, oltre alle conseguenze legali che si rischiano, questi atti mettono in pericolo un sistema che avrebbe invece bisogno di supporto e comprensione». Nel 2020 prima e nel 2024 poi, il Parlamento italiano, per contrastare questo vero e proprio allarme sociale, ha legiferato in merito inasprendo le pene che prevedono l’arresto in flagranza con la condanna fino a cinque anni di reclusione e una multa fino a 10.000 euro.
L’obiettivo della Croce Rossa Italiana, oltre all’informazione in merito alla normativa vigente, è fare prevenzione: faresti mai del male a chi si prende cura dei tuoi cari? Sai che attaccando un’ambulanza metti in pericolo la vita di qualcuno che ha bisogno di
essere soccorso? Sono alcune delle domande che è necessario porsi per comprendere
quanto sta accadendo sempre più spesso.
I volontari del Comitato Croce Rossa di Pordenone in collaborazione con l’Azienda SanitariaFriuli Occidentale, l’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri e gli Ordini delle Professioni Infermieristiche, saranno operativi dalle 9.00 alle 12.00 presso l’atrio dell’Ospedale Civile di Pordenone.
È previsto un momento di ritrovo per la stampa alle ore 11.00 presso l’atrio dell’Ospedale Civile di Pordenone.