Giornata violenza contro le donne, rispetto reciproco questo sconosciuto
PORDENONE – Oltre quattrocento studenti con i loro insegnanti, in rappresentanza degli Istituti superiori di Pordenone e di Sacile hanno partecipato oggi alla celebrazione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne. L’evento, organizzato dal Circolo della Stampa di Pordenone, in collaborazione con il Comune di Pordenone, Voce Donna, il mondo della Scuola, Carta di Pordenone e tutti gli enti e le associazioni aderenti, è stato ospitato nel liceo Grigoletti.
“L’ incontro, molto ricco di contenuti, lancia un messaggio chiaro – ha precisato il presidente del Circolo della Stampa, Piero Angelillo – superare gli stereotipi per affermare i valori del rispetto reciproco uomo-donna, con una cultura che incomincia dalle famiglie e dalle scuole ed entra nella società civile con diritti e doveri uguali per tutti, uomini e donne intesi come persone”.
La partecipazione, oltre che numericamente è stata qualitativamente alta, a conferma di quanto stia crescendo la sensibilità e la consapevolezza contro le violenze e la sopraffazione di genere. “Un impegno progressivo – ha sottolineato Guglielmina Cucci, assessora comunale alle pari opportunità – che viene espresso attraverso la Settimana contro la violenza sulle donne e l’adesione trasversale di enti locali e di associazioni a politiche adeguate e alla consapevolezza che l’abbattimento delle differenze tra uomo e donna costituisca un impegno di crescita dell’applicazione dei diritti civili”.
Princìpi di fondo, che sono stati rilanciati dall’assessora comunale di Porcia Martina Zanetti, da Gessica Mattiuz e Angela Dalla Nora di Voce Donna, Paola Dalle Molle per l’Ordine dei giornalisti, Lucio Leandrin per i corsi di formazione per giornalisti, Cristiana Del Bene per la Consulta studentesca. E sono stati approfonditi in conclusione dai due relatori ufficiali, Luca Grion, docente dell’Università di Udine e presidente dell’Istituto Jacques Maritain (“La storia, le scritture sacre, la mitologia ci tramandano una violenza insita nei rapporti uomo-donna che oggi siamo in grado di superare dichiarando non l’abbattimento, ma l’alleanza tra le diversità delle persone”), e Chiara Cristini, presidente di Carta di Pordenone e consigliera di Parità (“La cultura del rispetto reciproco si applica giorno per giorno vincendo egoismi, diffidenze, sopraffazioni con la cultura del rispetto dei diritti e dei doveri”).
Contrariamente a quanto possa sembrare, la parte del leone delle due ore dell’evento non è stata fatta dagli interventi di saluto ufficiali e dalle relazioni, bensì dagli studenti. Protagonisti assoluti il gruppo di ragazzi e ragazze del Marchesini di Sacile, organizzati dalla professoressa Fiorenza Poletto, che hanno dato vita a un vivacissimo, colto e documentato “processo” sui concetti del confronto uomo-donna, un dibattimento “processuale” con il “verdetto” finale di una giuria popolare e di una giuria di giornalisti, dalla quale è emersa l’idea che se il mondo fosse governato dalle donne funzionerebbe meglio.
Sentenza non condivisa, ma accettata democraticamente dal pubblico dei presenti, assieme alla tesi più equilibrata della collaborazione tra i generi come vero elemento di miglioramento del mondo, nel rispetto reciproco e nella messa al bando delle violenze di genere. E non è finita qui, perché alla fine gli studenti hanno espresso le loro opinioni su post-it che saranno oggetto di esame e di riflessione, perché questa cultura deve continuamente essere presente ogni giorno nella vita degli uomini e della donne.