PORDENONE – Sulla chiusura e sul possibile nuovo format per il popolare spazio Pnbox, ubicato a Torre, interviene l’illustratore Giulio De Vita che, dalla pagina facebook di Sei di Pordenone se… propone questa riflessione.
“Continuo a credere – sottolinea De Vita – che un nuovo #Pnbox non possa essere un’attività di ristorazione arricchita da iniziative #culturali, ma l’inverso. È una differenza piccola ma fondamentale. Già tante attività del centro fanno fatica, alcuni scappano a #Ibiza vessati dalla pressione fiscale… in pieno centro! E speriamo che in un luogo nascosto, seppur molto carino, qualcuno possa fare bene questo e quello? È già difficile fare bene una cosa, figuriamoci due. E nel caso esistesse un genio capace di tali miracoli, lo stesso genio sarebbe così folle da aprire un’attività in luogo così nascosto?”.
“La storia del Pnbox studios dovrebbe insegnare: ha avuto senso fino a quando c’era una certa prosperità (culturale ed economica), ma soprattutto per la presenza della #webtv attorno cui orbitava un certo movimento di gente. Finito quello, probabilmente, è venuto meno il senso dell’iniziativa imprenditoriale e dell’idea innovativa del posto. Pensare invece a un luogo a vocazione culturale, che ospiti concerti, teatro, corsi, spettacoli, mostre ecc. con l’obbligo di un’offerta di ristorazione minima e possibilmente di qualità, anche per i visitatori del #museo, del #parco, dell’area #archeologica e dell’ #Immaginario Scientifico, sarebbe di certo una scelta più saggia per evitare di dover fare un nuovo #bando tra due anni;
#IoVelHoDetto poi #FateComeVolete”.