Il fumetto e la mostra che raccontano ai bambini il dono del sangue

PORDENONE – Sabato 22 aprile, alle 18.30, al PAFF! di Pordenone, si terrà la presentazione del libro a fumetti “Corri, Gocciolina!”, il primo progetto dell’Associazione Friulana Donatori di Sangue provinciale di Pordenone che affida a questo linguaggio artistico il compito di trasmettere ai bambini e ai ragazzi delle scuole primarie e secondarie di primo grado il valore e l’importanza di un gesto semplice, eppure così vitale, com’è la donazione di sangue e di emocomponenti.

Contestualmente sarà inaugurata anche la mostra delle tavole originali, la quale rimarrà aperta al PAFF! International Museum of Comic Art fino al 31 maggio, dal martedì alla domenica dalle 10 alle 20.

In collaborazione con il PAFF!, l’Afds proporrà anche delle visite guidate alla mostra e dei laboratori di disegno per le scolaresche.

“Corri, Gocciolina!”, progetto artistico a sfondo sociale, gode di un contributo della Regione Friuli Venezia Giulia ed è stato illustrato questa mattina agli organi di informazione e ai presidenti delle trentanove sezioni che fanno capo all’Afds Pordenone nei locali del PAFF! che ospita l’iniziativa.

Il Consiglio direttivo provinciale dell’Afds, presieduto da Mauro Verardo, ha deciso di puntare sul fumetto, in quanto mezzo artistico capace di rendere leggero ciò che è molto serio, raccontando in immagini una storia di emozioni e le azioni concrete che i donatori di sangue compiono in modo volontario, anonimo, gratuito, responsabile, periodico e associato.

Il soggetto e la sceneggiatura sono della giornalista Milena Bidinost, le tavole del disegnatore di fumetti Matteo Corazza. Ha collaborato al progetto un team di altri professionisti: le chine sono di Elisa Picuno, i colori di Belinda Bertolo, la quale modererà anche l’incontro di sabato, il lettering di Chiara Dotta e il progetto grafico di Gloria Fabris.

Il fumetto sarà distribuito gratuitamente durante le visite nelle scuole. Afds ha inoltre pensato anche ad una versione cartonata per gli appassionati del genere che è già disponibile in tutte le librerie e online al sito www.albaedizioni.it attraverso Alba Edizioni di Giacinto Bevilacqua, che ne cura la distribuzione.

La conferenza di questa mattina è stata introdotta da Giulio De Vita, direttore artistico del PAFF!, e moderata con grande entusiasmo da Annamaria Poggioli. In rappresentanza del Comune di Pordenone ha mandato un saluto video il vicesindaco Alberto Parigi, a sostegno dell’iniziativa.

Il direttore De Vita ha sottolineato come il PAFF! sia un luogo di arte e cultura interattiva con il visitatore, nel quale vi è una grande attenzione al sociale e alle nuove generazioni. Per questo, il progetto Corri, Gocciolina! è stato accolto e sarà ospitato nella mostra con grande entusiasmo.

Il presidente Mauro Verardo ha avuto il compito di spiegare il senso del progetto. «La nostra Associazione da sempre collabora con le scuole di ogni grado e da alcuni anni propone sul territorio il concorso nazionale Fidas “A scuola di dono” – ha detto – ma ci mancava uno strumento adatto per raccontare ai bambini e ai ragazzi delle scuole l’importanza della donazione di sangue e la gioia che deriva dall’essere persone che aiutano altre persone a stare bene.

Formiamo le future generazioni di donatori e al contempo attraverso di loro speriamo di trasmettere un messaggio anche alle famiglie e agli adulti in generale, per far crescere sempre di più il numero di donatori Afds, ma anche delle persone che vogliono donare un altro bene prezioso alla causa, ossia il loro tempo».

«Corri, Gocciolina! è una storia di emozioni e di amicizia – ha aggiunto Bidinost – che si sviluppa attraverso l’intreccio di tre storie diverse, tenute insieme da un medesimo messaggio. È una storia pensata per i bambini, affinché possa essere letta assieme agli adulti».

«Proprio perché ci rivolgiamo a dei giovani lettori – ha concluso Matteo Corazza – ho scelto di usare un tratto e un’ambientazione pulita, di ispirazione disneyana e umoristica, perché sia il più possibile a misura di bambino, senza sottrarre nulla alla serietà del messaggio che il fumetto ha il compito di veicolare».




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