“In prima persona”, progetto formativo “La differenza tra te e me”

PORDENONE – L’associazione “In prima persona – Uomini contro la violenza sulle donne” presenta il progetto formativo “La differenza fra me e te”, realizzato in collaborazione con la Cooperativa Il Piccolo Principe di Casarsa della Delizia, con la finalità di sensibilizzare i giovani, all’interno delle scuole, sul tema della violenza di genere.
Prosegue l’impegno dell’Associazione In Prima Persona contro la violenza sulle donne.

Sarà presentato martedì 31 gennaio, alle 11, nella Casa del Volontariato (via De Paoli, 19) a Pordenone il nuovo progetto intitolato “La differenza fra me e te” realizzato in collaborazione con la Cooperativa Il Piccolo Principe di Casarsa della Delizia, con la finalità di sensibilizzare i giovani, all’interno delle scuole, sul tema della violenza di genere.

Il percorso di prevenzione è sostenuto dall’Associazione In Prima Persona attraverso il contributo ricevuto dalla Regione Friuli-Venezia Giulia (finanziato dal Dpcm 13 novembre 2020 sulla ripartizione delle risorse e del fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità).

Il percorso inizierà il 3 febbraio, partendo dall’Istituto Flora per poi proseguire con gli altri istituti scolastici del territorio. Nel progetto di prevenzione, è previsto il coinvolgimento di due classi di studenti con i loro docenti con tre incontri di circa due ore ciascuno.

“E’ una grande soddisfazione per l’Associazione – spiega il presidente Nicola Mannucci – presentare questo progetto realizzato insieme alla Cooperativa Il Piccolo Principe perchè crediamo con forza che occorra investire nelle giovani generazioni, quindi, nelle scuole se vogliamo invertire la tendenza legata alla violenza contro le donne. L’impegno per le scuole, infatti, rappresenta fin dalla nascita della nostra associazione uno degli scopi principali.

Siamo curiosi di verificare alla fine del percorso i dati dei questionari che saranno sottoposti agli studenti, ai loro genitori e docenti che ci forniranno, crediamo, informazioni su future proposte da programmare per essere ancora più efficaci e utili nel realizzare un cambiamento culturale.

Consapevoli del nostro ruolo prende anche il via con grande impegno il nuovo anno dell’associazione che ha in cantiere numerosi progetti, fra essi, l’organizzazione di un convegno insieme agli Avvocati e un secondo, rivolto alla cittadinanza”.

Descrizione del percorso di prevenzione
Il percorso di prevenzione, realizzato dalla Cooperativa sociale Il Piccolo Principe, si riferisce al progetto transnazionale “Youth4Youth: promuovere la sensibilizzazione nella prevenzione della violenza di genere tramite l’educazione tra pari” co-finanziato dal Programma Daphne III della Commissione Europea e coordinato dall’Istituto Mediterraneo di Studi di Genere (MIGS).

Destinatari

Studenti delle scuole secondarie di secondo grado (preferibilmente studenti delle classi terze/ quarte).Le scuole che hanno aderito sono; l’Istituto d’Istruzione Superiore Federico Flora e l’Isis Lino Zanussi di Pordenone, il liceo artistico E. Galvani di Cordenons, l’Isis di Sacile e Brugnera.

Finalità

La formazione, così come strutturata, ha la finalità di ridurre i casi di violenza di genere e di rafforzare un ambiente di apprendimento sicuro e sano per i giovani e per il personale scolastico.

L’obiettivo è di aumentare la consapevolezza delle diverse forme di violenza di genere e di riconoscerle, di rafforzare la conoscenza sui ruoli di genere e su come influenzano la vita, di stimolare una maggiore fiducia nel poter esprimere la propria individualità, di incrementare il rispetto per sé e per gli altri, di offrire strumenti per contrastare gli episodi di violenza di genere e di favorire strategie di assunzione di responsabilità per migliorare la qualità etica nelle relazioni all’interno del gruppo, della comunità scolastica e del territorio.

Metodologia

Il progetto utilizza strumenti e modalità interattive ed esperienziali per favorire l’ascolto attivo e la partecipazione di tutti gli alunni. Si alterneranno momenti di condivisione di gruppo ad altri di riflessione e di rielaborazione individuali, facendo ricorso a diverse abilità (verbali, scritte, visive, creative etc…) così da favorire il coinvolgimento di tutti i ragazzi.

Si impiegano pertanto, brainstorming, lavori ed attività a gruppi, proiezione di brevi video, role playing, momenti di discussione e confronto, giochi esperienziali, riflessioni individuali, facendo anche uso di smartphone e app.

Si favoriranno le condivisioni e l’espressione delle opinioni e dei vissuti dei ragazzi, quale requisito essenziale su cui modulare le tematiche trattate.
Valutazione e restituzione

All’interno della proposta formativa, è prevista la somministrazione di questionari anonimi pre e post test alle classi sperimentali e di controllo e la restituzione conclusiva, rivolta in particolare ai genitori e agli insegnanti, attraverso anche dei seminari di approfondimento rispetto al tema, con il coinvolgimento di professionisti esperti.

L’associazione In Prima Persona- Uomini contro la violenza sulle donne è nata a Pordenone nel 2016, è composta da un gruppo di individui di diversa età e professione, che intendono avviare e sostenere una riflessione sull’idea di essere maschi nella società di oggi agendo sulla multifattorialità delle questioni di genere in particolare nell’impegno contro la violenza sulle donne.

Tra gli obiettivi, l’impegno a costruire una nuova cultura che rispetti le pari opportunità e la valorizzazione delle differenze di genere, consapevoli che stia agli uomini impegnarsi in questa direzione ciascuno per il proprio apporto, accomunati dalla percezione della gravità del fenomeno della violenza di genere e dalla consapevolezza che tale problema è rappresentato dal comportamento maschile e dalla convinzione che, dunque, è solo da un’assunzione di responsabilità da parte maschile e da comportamenti conseguenti potrà maturare un’inversione di tendenza nel tessuto civile della comunità.

L’associazione ha finora operato nel territorio soprattutto attraverso attività pubbliche, innanzitutto, rivolte ai giovani: incontri con gli studenti delle scuole, organizzazione di un concorso sul tema, convegni, spettacoli teatrali, un cd di canzoni, concerti, un video tratto da uno spettacolo teatrale, la partecipazione ai lavori di commissioni promosse dagli enti locali; culmine di questo impegno è la più recente attivazione di uno “sportello di ascolto per uomini maltrattanti ”gratuito, anonimo e riservato. Le iscrizioni all’associazione sono sempre aperte.




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