Indagine Ascom su attrattività dei contesti urbani: dati positivi per Pordenone

PORDENONE – Si è svolta presso Ascom la presentazione dell’“Indagine sui fattori di attrattività dei contesti urbani” che considerato le imprese del commercio e del turismo che risiedono nei centri storici dei quattro comuni del Friuli Venezia Giulia. Dall’analisi, presentata puntualmente da Pierluigi Ascani di Format, emerge che Pordenone presenta molte più imprese nel centro storico rispetto a Udine, Gorizia e Trieste.

In regione il 50,3% delle imprese giudicano positivamente il livello di decoro urbano, mentre a Pordenone sono quasi il 60%, un dato assai più performante. La nostra città guida anche la soddisfazione per il territorio.

Nell’indagine vengono considerati anche i fenomeni di degrado urbano, tra i quali i cittadini dell’intera regione lamentano il dissesto e la sporcizia delle strade, la manutenzione dei luoghi pubblici, la carenza di Polizia Locale, il bisogno di sicurezza.

Considerando invece la qualità vita, pare assodato che i fattori che hanno contribuito fortemente a migliorarne il livello sono l’aumento dell’offerta culturale e delle attività del tempo libero, la diminuzione della disoccupazione e della criminalità, nonché la presenza di azioni che contrastano il disagio sociale.

Al contrario, l’incremento dei negozi sfitti e la diminuzione dei redditi medi dei residenti in provincia di Pordenone, in percentuali più alte che nel resto della regione, tradurrebbero la percezione di un peggioramento della qualità della vita.

​A tale indagine l’assessore alle attività commerciali Elena Ceolin accosta il recentissimo “Censimento delle attività commerciali all’interno e prospicienti il ring di Pordenone”, un’elaborazione svolta dal Comune di Pordenone sui dati Gsm, che mette a confronto i dati di febbraio 2019 con quelli di ottobre 2023. Anche attraverso questo studio si delinea una situazione decisamente positiva sulla situazione dei locali del centro.

«Infatti – spiega la Ceolin – aumentano di 33 unità i negozi occupati (da 710 a 743), mentre dal 2019 ad oggi si registra un locale sfitto in più (da 163 a 164). Va sottolineato che sono ben 638 i locali sempre occupati, rappresentando il 70% del totale, mentre i 72 sempre sfitti si attestano sull’8%. Entro questi due indicatori, vi sono gli esercizi che da sfitti diventano occupati e viceversa, tra l’8 e il 10%.

Inoltre, nel rapporto tra le unità occupate e quelle totali, il tasso di occupazione è del 81,9%, mentre nel 2019 era del 78,3%. Per concludere, tra le vie con almeno 10 attività presenti, il tasso di occupazione varia da un minimo del 42% (via Rovereto), ad un massimo del 97% (Piazza XX Settembre). I due Corsi registrano una lieve diminuzione del tasso di occupazione che aumenta significativamente in viale Marconi, Cavallotti, Cossetti».

«Confcommercio – spiega il presidente Fabio Pillon – ha presentato questa indagine al prefetto, affinché sia rafforzata la sinergia con il Comune e le forze dell’ordine, con i quali esiste già un piano di risposta concreto ai bisogni di controllo e sicurezza dei cittadini. Certamente i risultati ottenuti da questo studio traducono la percezione degli operatori commerciali della nostra città che vanno prese in considerazione per migliorare la situazione attuale (soprattutto in fatto di micro criminalità, sicurezza e locali sfitti).

​Afferma il sindaco Alessandro Ciriani: «Questa indagine ribadisce ancora una volta le percezioni che avevamo. I dati sul commercio a Pordenone sono in netta controtendenza rispetto a quelli critici regionali e nazionali. In città vediamo diminuire il numero di negozi sfitti ed aumentare le attività grazie a nuovi imprenditori che qui vogliono investire proprio nel settore del commercio.

Questi dati ci devono dare la possibilità di lavorare con commercianti e imprenditori di Pordenone, mettendo insieme strumenti per compiere azioni concrete e positive. Per rendere la nostra una città sempre più attrattiva e catalizzante, il Comune organizza da anni tantissimi eventi. In certi casi dovremo distribuirli meglio affinché questi non si sovrappongano, soprattutto in vista della candidatura di Pordenone a capitale della cultura, quando l’offerta culturale aumenterà ancor di più.

Anche questa visibilità vuole aiutare il commercio! Qualche altra iniziativa? In occasione del Black Friday tutti i parcheggi in struttura (non il parcheggio Verdi, né il Dante) saranno gratuiti. Inoltre, lo spazio di 700 mq in cui sorgeva l’arredamento Fantuz, in viale Marconi, sarà presto aperto come nuovo spazio commerciale».

Anche l’assessore all’ambiente Mattia Tirelli si dichiara positivamente colpito da come è uscita Pordenone da questa indagine, sia rispetto al FVG che all’Italia. «La nota dolente – ammette – è rappresentata dalla raccolta rifiuti e dalla sporcizia.

Abbiamo fatto una scelta molto coraggiosa attraverso il cambio nella raccolta rifiuti. Eppure, nonostante la percezione di alcuni cittadini, la nostra città risulta 3° nell’ultima classifica di Legambiente, registrando oltre l’80% di rifiuto differenziato. Certamente stiamo mettendo in atto misure correttive, ma abbiamo anche ricevuto un premio da CONAI per riciclare in maniera ancor migliore la plastica».

​Conclude Federico Ingargiola, presidente mandamentario di Ascom, che considera questa indagine come stimolo positivo per alzare l’asticella e per tracciare una rotta che coinvolga l’amministrazione comunale, le imprese e soprattutto i commercianti, che devono sentirsi parte integrante di questo progetto.




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