Le sfide del post pandemia con l’aiuto della tecnologia digitale

PORDENONE – L’emergenza sanitaria dovuta al Covid 19 ha accelerato la diffusione delle tecnologie digitali in ogni ambito sociale e, in particolare, in quello educativo, dove pesa, anche, l’insoddisfazione e l’impreparazione relative a DAD e DDI.

Questa nuova condizione determina un crescente bisogno di supporti formativi per cogliere tutte le opportunità di un apprendimento arricchito dal digitale e questa sesta edizione della rassegna “Genitori connessi” vuol sostenere la cosiddetta cittadinanza digitale, soprattutto nell’ambito della formazione rivolta ai docenti della Scuola dell’Infanzia e delle classi prima e terza della Scuola Primaria.

Ed infatti questa ennesima edizione denominata Scuola & genitori connessi si rivolge in particolare al corpo docente affinché trasferisca le competenze digitali acquisite nei laboratori agli studenti.
A tal proposito l’assessore alla cultura Alberto Parigi ha detto che … con “Scuola e Genitori connessi” si compie il disegno di unire cultura, città e giovani, un obiettivo perseguito dall’Amministrazione Comunale e dal proprio assessorato.

Ha altresì evidenziato quanto sia significativo il programma che pone al centro dell’iniziativa il fenomeno del , che va comunque governato, con i musei cittadini, vivi, aperti e dinamici elementi che contribuiscono a valorizzare il patrimonio museale e la sua funzione.

Il progetto è ambizioso – ha aggiunto Stefano Miriggi che con il collega Ferri dell’Università Bicocca di Milano, curano l’iniziativa – poiché richiama la complessità della competenza digitale che va ad associare l’aspetto scientifico con quello educativo. Il digitale non è uno strumento per gestire le distanze in caso di emergenza ma una modalità che arricchisce e valorizza gli aspetti educativi in presenza.

L’obiettivo di Scuola e genitori connessi quindi è finalizzato a rafforzare il livello scientifico con il contributo di testimonial tra i più autorevoli nel contesto nazionale nelle esperienze di didattica digitale ed accademici di chiara fama ed esperti afferenti a istituzioni internazionali. Nel concreto le attività laboratoriali organizzate mirano a realizzare percorsi didattici innovativi utilizzando il digitale per connettere e facilitare gli apprendimenti.

Il primo laboratorio frazionato in tre incontri, 18 marzo , 8 aprile e 28 aprile, si terrà al Museo di Storia Naturale di Palazzo Amalteo con Stefano Moriggi con l’assistenza di Maria Grazia Arru e di Paolo Antoniazzi. La seconda sessione al Museo d’Arte con Paolo Ferri assistito da Nadia Poloetto e Mara Prizzon, il 25 marzo, 22 aprile e 6 maggio e la terza al Museo Archeologico, con Stefano Moriggi e Paolo Ferri, Maria Grazia Arru e Luca Marigliano il 29 aprile, 13 maggio e 3 giugno.

A sostenere l’iniziativa è il Rotary club Pordenone Alto Livenza, che con l’intervento del suo presidente Giorgio Amadio, ha confermato il contributo all’iniziativa e che il sodalizio sostiene la candidatura di Pordenone a capitale europea dei giovani 2025, mentre Massimo Drigo per la BCC Pordenonese Monsile ha detto che il sostegno ad iniziative di tal genere è previsto dal compito statutario dell’istituto. Erano presenti anche una rappresentanza degli Istituti Comprensivi della città e dell’Ass Eupolis.




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