Loperfido “dal 1^ aprile Comuni obbligati a riscuotere importi tariffa Cosap”

PORDENONE – La volontà del Governo di non prorogare lo stato di emergenza comporta automaticamente anche il termine della concessione del suolo pubblico gratuita per i pubblici esercizi. A partire dal 1° aprile infatti le Amministrazioni Comunali saranno tenute, per obbligo di legge, a riscuotere gli importi definiti dalla tariffa Cosap.

Per questo motivo l’Amministrazione comunale di Pordenone ha inviato una missiva a tutte le attività commerciali e pubblici esercizi attualmente occupanti suolo pubblico.

Come noto, il distanziamento sociale introdotto dalle normative Covid-19 ha obbligato gli esercenti a dover distanziare i posti a sedere, riducendo il numero di coperti, e di conseguenza abbassando gli introiti. Per consentire agli esercenti, categoria tra le più colpite dalle restrizioni dei lock down, di operare con un numero di coperti quantomeno pari al periodo pre Covid, l’amministrazione ha rapidamente consentito, previa richiesta, a concedere degli ampliamenti delle occupazioni suolo pubblico, gratuitamente ai pubblici esercizi cittadini.

“Misura che si è rivelata fondamentale per gli esercenti, garantendo sostenibilità economica dell’impresa, addirittura, in periodo di crisi, generando nuovi posti di lavoro, ed utile anche per la città, regalando spazi di vitalità e colore che vogliamo riproporre anche in futuro” dichiara il vicesindaco, delega al Commercio, Emanuele Loperfido.

“Abbiamo informato tutti i pubblici esercizi” afferma Loperfido “con l’obiettivo di rendere noto degli importanti cambiamenti che entreranno in vigore dal 1° Aprile, chiedendo loro di comunicare ai nostri uffici, entro il 15 marzo, se è loro intenzione continuare ad occupare il suolo pubblico ampliato, oppure ridurlo, o ritornare alla concessione pre Covid. La tariffa, a metro quadro, per lo spazio “storico” o per lo spazio ampliato rimane la stessa”.

Da parte delle Associazioni di categoria sono giunte richieste per chiedere la gratuità anche per il 2022 ma la legge non lo consente. “Mi sono personalmente confrontato con altre amministrazioni comunali in diverse parti d’Italia ma non ci sono margini: lo Stato obbliga a riscuotere il canone” dichiara Loperfido, che ha anche le deleghe a Finanze e Bilancio.

Oltretutto la situazione e le incertezze derivanti dal rincaro energetico obbliga l’Amministrazione ad essere prudente circa la gestione delle finanze locali “ma sarà comunque nostra premura, se possibile, cercare di individuare progettualità e risorse per essere, nuovamente, come dal primo giorno di mandato, vicini al mondo del commercio locale, elemento fondamentale dell’attrattività cittadina” conclude il vicesindaco Loperfido.




Condividi