PORDENONE – La Polizia di Pordenone ha arrestato Antonio Zani per reati inerenti la violenza di genere in ambito familiare, anche ai danni di minori.
Zani, residente in provincia di Pordenone, era già stato colpito il 25 agosto dalla misura cautelare dell’allontanamento dall’abitazione familiare e del divieto di avvicinamento alle parti offese (moglie e prole), misura emessa dal Gip del Tribunale a seguito di ubriachezza abituale e di reati di maltrattamenti in famiglia ai danni di moglie e figli minorenni.
“Il quarantanovenne – si legge nella nota della Polizia – con assoluto spregio nei confronti delle prescrizioni impostegli, dopo soli due giorni dalla esecuzione della misura, ha cercato di avvicinare la moglie sul luogo di lavoro verso le 5 del pomeriggio”.
La Squadra Volante, allertata in precedenza dalla moglie che aveva saputo dei malsani intenti del marito da parte di un comune conoscente, è riuscita a bloccare il soggetto, palesemente in stato di ebbrezza, dopo aver perlustrato la zona e posto particolare attenzione al luogo di lavoro della signora.
Alla luce di tale situazione il Gip del Tribunale di Pordenone ha deciso, il 27 agosto, di sostituire la misura sopracitata con quella, più grave, degli arresti domiciliari, permanendo il divieto di contattare moglie e prole, anche solo telefonicamente.
L’arresto in esecuzione dell’ordinanza di Custodia Cautelare degli arresti domiciliari è stato eseguito, Il 29 agosto dalla Squadra Volante della Polizia di Stato.