Mosaico Fidapa “Vittoria Alata” dedicato a infermiere collocato in ospedale

PORDENONE – Si è svolta nel pomeriggio di ieri, 8 marzo, nell’area-ingresso Ospedale Santa Maria degli Angeli di Pordenone, la cerimonia per la posa del mosaico “LOVE” realizzato dagli allievi della Scuola Mosaicisti del Friuli, dedicato alle infermiere di tutto il territorio che con estrema dedizione si sono prese cura dei malati di Covid 19 in pandemia.

Presenti alla cerimonia la Presidente Fidapa Annamaria Poggioli, la Vicepresidente Morena
Cristofori, la socia Romanina Santin, l’Assessora alle Pari Opportunità Guglielmina Cucci, Chiara Fornasari, autrice del bozzetto e vincitrice del concorso “Vittoria Alata” 2021-22, due studenti mosaicisti che hanno lavorato all’esecuzione del mosaico, il Presidente e il Direttore della Scuola Mosaicisti del Friuli, rispettivamente Stefano Lovison e Gian Piero Brovedani, Pietro Tropeano in rappresentanza del personale medico e numerose infermiere e socie Fidapa.

Il mosaico, frutto del Premio “Vittoria Alata”, nasce nel 2007 da un’idea di Romanina Santin, allora Presidente FIDAPA, per rendere un riconoscente tributo dapprima alle donne della nostra provincia distintesi in ogni settore (Cimolai, D’Intino, Gallini, Vivan) e, negli ultimi anni, a gruppi di donne che hanno segnato la storia del territorio come le “operaie dei cotonifici” e “le maestre nate prima del 1940”.

Non si poteva non pensare, come ha espresso Romanina Santin , di donare “un grazie” alle infermiere e con loro a tutto il personale degli ospedali e delle RSA, che in pandemia hanno sopportato un carico di lavoro inumano, non lasciando mai scadere la qualità del lavoro e soprattutto facendo emergere doti di solidarietà e immedesimazione con le sofferenze dei ricoverati che sono state fondamentali per accompagnare i pazienti e le loro famiglie nella malattia.

Annamaria Poggioli ha sottolineato come questo riconoscimento dia un significato più profondo alla celebrazione dell’8 marzo, evidenziando il ruolo insostituibile delle donne nella nostra società e quanto il bozzetto premiato di Chiara Fornasari comunichi la luce di speranza nel periodo buio della pandemia che le infermiere hanno saputo trasmettere attraverso l’unica parte leggibile del corpo dietro la mascherina, lo sguardo; aspetto richiamato nel suo intervento anche da Cinzia Castellarin, caposala responsabile della Piattaforma Cure Intensive e Semintensive dell’Ospedale
di Pordenone.

Il mosaico risplende temporaneamente al di sopra degli ascensori, nell’ingresso principale, ma ci auguriamo che trovi una ben più visibile e duratura collocazione nei nuovi locali dell’Ospedale, affinchè ciò che ha segnato la vita di milioni di persone in pandemia non sia dimenticato ma trasmesso, attraverso lo sguardo dei nostri “angeli”, alle future generazioni a sottolineare il valore del “rispetto” in ogni attività umana al fine di difendere la sacralità della vita.

Antonietta Maria Di Paola




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