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venerdì , 22 Novembre 2024

Nasce la “Carta di Pordenone”, per promuovere la dignità della persona

PORDENONE – Si chiama “Carta di Pordenone” ed è stata sottoscritta questa mattina, 8 luglio, in municipio.

L’obiettivo è quello di promuovere una rappresentazione rispettosa della dignità della persona nell’ambito dell’informazione e della comunicazione.

I primi firmatari, capofila il Comune, sono stati la Commissione pari opportunità e l’assessorato competente, la consigliera di Pari opportunità della provincia, l’Ordine dei Giornalisti del Fvg, Assostampa Fvg, il Circolo della Stampa, l’associazione Voce donna–Centro antiviolenza e il Teatro comunale “G.Verdi”.

“Diventerà – dichiara il sindaco Claudio Pedrotti – un nostro elemento identitario. Come capofila dobbiamo avere una funzione pionieristica, con un documento simbolico e da aprire a molti altri soggetti e ad altri Comuni”.

Giulia Bevilacqua, presidente della commissione Pari opportunità, ritiene che oggi occorra fare cultura affinchè gli stereotipi vengano superati, rivolgendo particolare attenzione alle giovani generazioni.

Per Maria De Stefano, presidente dell’associazione Voce donna, “va cambiata la mentalità e occorre agire in una prospettiva che faccia del rispetto delle differenze il faro che ci guida”.

Il gruppo dei firmatari ha inteso realizzare un documento di intenti rivolto a promuovere un’immagine equilibrata e plurale di uomini e donne nei diversi settori compresi fra informazione e comunicazione, contrastando gli stereotipi  di genere.

La “Carta” è stato redatta in tempi record, espressione di  un  territorio che ha dovuto registrare  la scorsa primavera, due efferati episodi  di violenza  con 4 vittime:  dall’omicidio di Trifone Ragone e della fidanzata Teresa Costanza, all’uccisione della giovane mamma Touria Errebaibi e della figlioletta Hiba, a opera di Abdelhadi Lahmarl,  marito e padre delle vittime.

Il documento intende concretizzare una volontà comune di contrastare ogni forma di violenza, sostenendo una nuova cultura del rispetto di genere.

Un atto che vede uniti il mondo del volontariato, l’ente civico e alcune importanti realtà territoriali coinvolte nelle diverse declinazioni dell’informazione.

Per sottolineare il carattere operativo, sarà dato vita a un Comitato tecnico che sostenga iniziative rivolte a rafforzare i suoi obiettivi: fra queste, ad esempio, rientrano  alcuni  corsi di formazione  per giornalisti organizzati  a Pordenone dal Circolo della stampa insieme all’Ordine dei GiornalistiFvg (alla firma erano presenti i due presidenti, Pietro Angelillo e Cristiano Degano) che saranno  dedicati proprio alla rappresentazione di genere e alle tematiche del protocollo.

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