“Orgogliosamente alpino”, il ricordo dell’on. Emanuele Loperfido

PORDENONE – Per l’Adunata di Udine avrà nuovamente l’onore – doppio, essendo alpino – di rappresentare il Comune di Pordenone alla sfilata. “Ci tengo – scrive Emanuele Loperfido, deputato di FdI – a inviarvi dei miei pensieri sull’essere alpino e sulle Adunate passate (quella di Udine per me sarà la decima, e la prima fu proprio a Udine)”.

“L’Adunata Nazionale degli Alpini – ci siamo! – è sempre un’emozione grande e intensa. Quella di Udine sarà la mia decima. Una storia che parte da quel lontano 1995, 4° Scaglione, quando neanche ventenne entrai nel Battaglione Logistico della Brigata Alpina Julia. Una lunga dicitura che mi è entrata nel cuore. Magari non subito, perché quando sei un giovane Alpino – diciamoci la verità – non vedi l’ora che finisca l’anno di naja, ma poi è un’esperienza che ti resta dentro per sempre.

Quei mesi lontano da casa, in caserma, ti mancano e ogni ricordo è speciale. L’anno di naja si chiuse con la mia prima Adunata, quella del 1996, che si svolse proprio a Udine, a ventanni dal terremoto che fece inginocchiare il Friuli. Facevo la stagione a Lignano come cameriere, ma trovai comunque tempo e modo per esserci anche senza sfilare.

L’anno di naja è una scuola di vita, ti fa diventare uomo abituandoti a seguire regole precise e rispettare i ruoli. Personalmente – pordenonese di nascita, ma pugliese di origini – ha certificato il mio forte legame con il territorio, con il Friuli. Lo girai e scoprii letteralmente come autista di camion: dalla caserma di Spilimbergo, dov’ero di stanza, a Tarvisio, Venzone, Gemona e Chiusaforte e su per le nostre montagne ad accompagnare gli alpini in esercitazione.

Con me c’erano commilitoni prevalentemente friulani, veneti e piemontesi: ritrovarli dopo anni e negli anni alle Adunate è sempre emozionante.

Sabato e domenica sarò a Udine e avere nuovamente l’onore di sfilare con la fascia tricolore e il cappello alpino, in rappresentanza del Comune di Pordenone, sarà magico. Quando sfili senti forte l’affetto della gente nei confronti dei loro sindaci e rappresentanti, oltre che il riconoscimento di riferimento per la propria comunità. Come nelle recenti edizioni, ripenso a Treviso, Trento e Rimini.

A Udine ritroveremo il diluvio (e ci stiamo già attrezzando) della domenica dell’Adunata di Pordenone, indimenticabile, del maggio 2014. Ricordo che la città fu letteralmente invasa da un fiume di persone, la festa fu grande, infinita e di tutti. Anche neroverde: il Pordenone (calcio) era appena stato promosso tra i professionisti vincendo a Este. C’era il timore dello spareggio in caso di arrivo a pari punti, e invece fu “spareggio” con gli Alpini.

Lo spirito alpino è lo spirito friulano, pordenonese, di chi crede ciecamente nel valore della solidarietà, dell’amore per la propria terra e per la propria comunità, per cui si mette prontamente a disposizione.
Gli Alpini ci sono sempre: per la gente e nel cuore della gente”.

Vi ringrazio molto,
un caro saluto.

Emanuele Loperfido




Condividi