PAFF!, presentata mostra Chris Ware “La prospettiva della memoria”

PORDENONE – Chris Ware è il protagonista della nuova mostra allestita al PAFF! – International Museum of Comic Art di Pordenone, “La prospettiva della memoria” dal 9 marzo al 12 maggio 2024.

Autore tra i più acclamati dalla critica di fumetto mondiale, Ware è considerato da esperti e colleghi come uno dei cartoonist più influenti degli ultimi venticinque anni, pluripremiato copertinista del New Yorker e vincitore dei maggiori premi di fumetto internazionale. Nato a Omaha, nel Nebraska, il 28 dicembre 1967, vive a Chicago.

La sua carriera comincia negli anni Ottanta quando pubblica i primissimi lavori sul giornalino scolastico, venendo poi notato da Art Spiegelman e da Françoise Mouly che pubblicano i suoi fumetti sulle pagine di Raw, la rivista in cui nacque il celeberrimo “Maus” di Spiegelman (vincitore del premio Pulitzer).

Dagli anni Novanta avvia il sodalizio con l’editore americano Fantagraphics con il progetto ACME Novelty e ACME Library. Con la pubblicazione nel 1995 di “Jimmy Corrigan, il ragazzo più in gamba sulla terra”, Ware crea un personaggio di una tristezza e una goffaggine sconfortanti, in una storia ampiamente autobiografica, che viene accolta dal mondo della cultura statunitense come una novità sorprendente, ricevendo premi importanti negli Stati Uniti e in Gran Bretagna.

La versione francese riceve il premio della critica e quello per il miglior libro al Festival del Fumetto di Angoulême.
Pur nel solco di quello che è uno stile diffusamente riconoscibile, gli altri libri di Ware sono sempre frutto di un enorme lavoro di ricerca e sperimentazione, tra rappresentazione del reale e interpretazione cartoonesca del reale (come in Quimby the Mouse, ispirato graficamente ai personaggi dei cartoni animati americani).

In Building Stories (2012), Ware amplia ulteriormente il confine del fumetto: l’opera si presenta come una scatola di grande formato, contenente quattordici oggetti stampati di diverse dimensioni, che il lettore è invitato a ricomporre, reinventandolo come un puzzle. Al di là dell’aspetto materiale, emerge il ritratto di una donna di Chicago, fiorista disabile, i suoi desideri, le sue emozioni e le perdite di una vita.

Nel suo più recente lavoro, Rusty Brown, pubblicato nel 2019, Ware mostra la fragilità del mito americano attraverso una serie di personaggi indecisi e vulnerabili, affrontando temi urgenti e caratterizzanti la società contemporanea: il razzismo, il femminismo, l’ecologia, le nuove tecnologie, la crescente violenza della società.

I punti di vista si moltiplicano, i personaggi si diversificano e molti dei protagonisti sono donne, a partire da Joanne Cole, insegnante afroamericana che ha passato l’esistenza a combattere i pregiudizi razziali.

“Attraverso il suo uso abile della composizione, della colorazione e della narrazione – sottolinea Marco Dabbà, presidente del PAFF!, co-curatore del catalogo – Chris Ware riesce a creare storie che toccano le corde più profonde dell’animo umano. Le sue opere sono un raffinato mix di ironia, surrealtà e dramma, sono capaci di catturarci e condurci in un viaggio emotivo e intellettuale. Nella mostra abbiamo la possibilità di immergerci nel mondo affascinante e intricato di Chris Ware, esplorando le sue opere più celebri e scoprendo nuovi lati della sua personalità artistica e coinvolgente umanità”

“Ho sempre pensato – dice – Luca Raffaelli, direttore artistico del PAFF! e co-curatore del catalogo e della mostra – che il fumetto sia soprattutto un luogo alternativo in cui vivere. Nei territori di Chris Ware si compiono esperienze misteriose: si vive l’attesa, il dolore, l’empatia, la solitudine, il vortice dei pensieri e tanto altro ancora. E lo si fa protetti dalla bellezza di un’arte potente e consapevole”.

“C’è una tridimensionalità intrinseca – spiega Valerio Bindi, co-curatore del catalogo e della mostra – nel mondo piatto di Chris Ware. Una tridimensionalità che coinvolge le dimensioni di memoria, tempo ed emozioni. Ma anche una tridimensionalità che sperimentiamo nella tensione dell’oggetto libro, nel nostro avvicinarci e allontanarci continuo dalla stessa pagina per leggerla”.

“È un onore per Pordenone – evidenzia Alessandro Ciriani, Sindaco di Pordenone – ospitare un mostra di questo livello. Chris Ware è uno dei fumettisti più interessanti degli ultimi decenni e grazie al PAFF! la nostra città potrà conoscere da vicino la sua straordinaria produzione. Tra l’altro Ware ha voluto omaggiare Pordenone realizzando delle grafiche dedicate alla nostra città, che raffigurano il Municipio, il campanile e la stessa Villa Galvani, sede del PAFF! e della mostra. Siamo certi che anche questa straordinaria esposizione saprà coinvolgere e attrarre in città un grandissimo numero di appassionati e curiosi. Insomma, un’altra mostra che conferma il PAFF! quale punto di riferimento del fumetto a livello internazionale”

“La mostra di Chris Ware – osserva Alberto Parigi, Vicesindaco e Assessore alla Cultura – è l’emblema dello spirito del PAFF! e del modello di proposta culturale che meglio identifica Pordenone: la ricerca, la sperimentazione, l’invenzione di nuovi stili e di nuove formule. È la conferma che il PAFF! è unico. Una realtà così “metropolitana” ci si aspetterebbe di trovarla a New York, Berlino, Milano. E invece la troviamo a Pordenone, e non è un caso. Ecco perché è una carta fondamentale che dobbiamo giocarci verso la candidatura di Pordenone a capitale della cultura 2027”




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