Pordenone, istanza di fallimento. Lovisa “pagheró come ho sempre fatto”

PORDENONE – “Confermo che è stata presentata istanza di fallimento per il Pordenone Calcio”: lo ha riferito, al Gazzettino, il Procuratore della Repubblica di Pordenone, Raffale Tito, il quale ha aggiunto che “la situazione debitoria è tale che anche con l’ipotesi più positiva, quella della promozione in serie B, le cose non cambierebbero”.

La società neroverde è impegnata nei playoff di serie C e nei quarti di finale incontrerà il Lecco: sabato 27 in Lombardia e mercoledì 31 maggio a Fontanafredda.

Il bilancio consuntivo del 2022, già approvato, registra una perdita di esercizio di 6,75 milioni, cresciuta di 2,93 milioni rispetto al bilancio 2021; il patrimonio netto è passato da 2,4 milioni a un passivo di 1,3 milioni.

Il debito nei confronti del Fisco e degli enti previdenziali è di 7,6 milioni, rateizzabili sino al 2027. I costi di salari e stipendi sono pari a 8,87 milioni di euro.

I ricavi sono 4,2 milioni di contributi in conto esercizio, 2,45 da diritti televisivi, 2,33 dagli sponsor e 1,92 milioni da proventi per la gestione dei calciatori.

Intanto il presidente Mauro Lovisa ha dichiarato al Gazzettino «Devo solo pagare quello che c’è da pagare a dimostrazione che in tutti questi anni siamo stati seri. Purtroppo ci è sfuggito qualcosa e nella vita capita. Abbiamo sempre pagato gli stipendi e vogliamo anche onorare i debiti con l’erario. Certo che lo faremo. Sistemeremo le cose come abbiamo sempre fatto».

«Dispiace essere arrivati qui – prosegue il presidente del Pordenone calcio -, anche per la mia immagine personale».

“Se farò ancora calcio, se mi lasceranno farlo, stia tranquilla che i prossimi bilanci saranno in attivo. L’esperienza mi è servita. Eccome se mi è servita”.




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