Pordenonelegge chiude con 25mila presenze e guarda già al 2022

PORDENONE – È stato, come da auspicio, l’anno della rinascita: pordenonelegge 2021 archivia oggi la sua 22^ edizione – la seconda dell’era pandemica – dopo cinque giorni intensi di incontri, dialoghi, lezioni magistrali per 250 eventi in cartellone e oltre 500 protagonisti in 35 sedi e dieci città: da Trieste e Lignano, per la serata inaugurale, al cuore storico del festival, la città di Pordenone insieme a 7 centri della sua provincia.

«I dati, ancora in fase di verifica, parlano di almeno 25mila presenze nei luoghi del festival, sui 30mila posti disponibili quest’anno in regime di pandemia, tutti ben distanziati e predisposti nella massima sicurezza – ha spiegato questa mattina il Presidente di Fondazione Pordenonelegge, Michelangelo Agrusti, nell’incontro stampa di bilancio – Un risultato che va oltre le più rosee aspettative e che deve però sommarsi a un altro dato eccezionale e ancora parziale: quelle centinaia di migliaia di visualizzazioni che sono una preziosa conquista della resilienza pandemica, la PNlegge TV, partita nel 2020 come una nostra piccola ‘Dad’ e diventata valore aggiunto del festival.

Quest’anno l’abbiamo riproposta con ampia copertura degli incontri in programma e video streaming di oltre 70 incontri: un vero e proprio video racconto di pordenonelegge in presa diretta e in differita, che sta facendo il giro del mondo grazie alla sinergia degli Istituti italiani di cultura, ben 43 sedi – da Sidney a Saigon, da Pechino a Hong Kong, da Addis Abeba a Berlino – che hanno rilanciato i nostri eventi dai loro siti, a beneficio di utenti dei cinque continenti».

E pordenonelegge 2021 ha vinto ancora molte altre scommesse: quella del green pass, innanzitutto: «lanciata pionieristicamente, quando ancora non era diventato un must normativo, in Italia – ricorda il presidente Agusti – Una richiesta che non ha scalfito il grande desiderio del pubblico di partecipare in presenza alla Festa del Libro». Un gazebo era comunque stato predisposto per tamponi last minute nel corso del festival, in modo da garantire l’accesso in sicurezza, grazie alla collaborazione di Croce Rossa Italiana, Medici Cure Primarie Friuli Occidentale e Confindustria Alto Adriatico.

«Sul piano della dialettica fra economia e cultura, pordenonelegge conferma il suo ruolo di impresa culturale – ha ancora affermato Michelangelo Agrusti – un volano economico concretamente stimato nel ritorno di 8€ per ogni euro investito dall’ente pubblico sul festival. Una testimonianza, quindi, di sostenibilità ed equilibro fra economia e promozione culturale, alla luce anche del sold out nelle strutture ricettive e dei luoghi di ristorazione della città e dell’hinterland.

Ma pordenonelegge ancora una volta è stata un grande generatore di passione per i libri e gli autori: il ritorno del firmacopie ha rinnovato l’incontro festoso fra autori e lettori, alimentando al festival una straordinaria e ritrovata felicità legata alla fruizione degli eventi culturali».

Così, negli ultimi momenti dell’edizione 2021 di pordenonelegge lo sguardo si leva verso l’edizione 2022, che è già nel mirino: «sarà senz’altro ampia ed estesa come quella che si sta concludendo – ha anticipato il presidente Agrusti – e ripartirà dalle sedi toccate quest’anno. Certamente le città di Trieste e Lignano faranno parte del prossimo cartellone, e le geografie del festival potranno ulteriormente estendersi, in Italia ma non solo. Sappiamo che l’Europa ha moltissima voglia dell’Italia che produce cultura».

Pordenonelegge 2021 è un progetto di Fondazione Pordenonelegge realizzato dai curatori Gian Mario Villalta (direttore artistico), Alberto Garlini e Valentina Gasparet. Il team artistico, insieme alla direttrice di Fondazione Pordenonelegge Michela Zin, si è stretto al presidente nell’incontro stampa di bilancio.

«Pordenone città festival, ancora una volta si è dimostrata realtà unica in Italia e probabilmente anche altrove – ha osservato il direttore artistico Gian Mario Villalta – per l’adesione diffusa, tenace ed entusiastica del territorio al proprio evento culturale.

Ma anche per l’alchimia creativa che si genera nell’incontro al festival degli autori e degli editori: un humus dal quale sono nati nel tempo progetti, libri e iniziative. Pordenonelegge quest’anno ha scelto di respirare e lo ha fatto anche ammiccando, con la sua immagine 2021, a quel pneuma che è soprattutto soffio vitale, principio d’essere di ogni organismo.

Una vitalità che si è riverberata nella scelta articolata degli autori e dei temi, nell’equilibrio tra apertura popolare e altri eventi concepiti come tessuto connettivo di pordenonelegge, che di volta in volta sa diventare un festival di poesia, di scienza o di filosofia. Ma anche un festival per giovani lettori e scuole: l’augurio più forte è di tornare presto in presenza con gli studenti di ogni età».

La 22^ edizione di pordenonelegge, dal 15 al 19 settembre 2021, ha visto protagonisti fra gli altri il Maestro del romanzo storico Fernando Aramburu, il Premio Nobel per la Letteratura Kazuo Ishiguro, lo scrittore statunitense Peter Cameron, il genetista inglese Kevin Davies, l’ex star del calcio Lilian Thuram, l’egiziana Nadia Wassef, il russo Evgenij Vodolazkin, l’olandese – iraniano Kader Abdolah. E ancora gli autori Melania Mazzucco, vincitrice del 2* Premio Letterario FVG, Alessandro Piperno, Edoardo Albinati, Marcello Fois, Vittorino Andreoli, Federico Rampini, Emanuele Trevi, Mauro Covacich, Antonella Viola, Andrea Segrè, Oscar Farinetti, Daria Bignardi, Giuseppe Culicchia, Michele Serra, Lidia Ravera, Ilaria Tuti, Mauro Corona, Stefania Auci, e moltissimi altri ancora.




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